Sla, la frase di Usala che non piace ad Arru: “Corrono voci che ti faranno fuori”

Il capo del Comitato 16 Novembre è anche accusato “amministratori e governanti” di essere “falsi, vergognosi, ladri e corrotti”.

Corrono voci che ti faranno fuori“. Salvatore Usala, il capo del Comitato 16 Novembre, l’ha scritto a Luigi Arru l’8 giugno, quando i malati di Sla hanno annunciato il presidio permanente davanti all’assessorato con ragioni che Arru ha considerato “inspiegabili”.

Il titolare regionale della Sanità dice: “Va benissimo il confronto, anche quello più acceso, ma solo se rientra nell’onestà intellettuale della dialettica. Arrivare alle frasi pesanti, non credo porti da alcuna parte, specie quando non esistono le ragioni per caricare di tensione una vicenda lineare. In Sardegna non c’è un solo malato gravissimo a cui non viene garantita l’assistenza, compresa quella domiciliare”.

L’esponente della Giunta non nasconde la contrarietà nemmeno per i passaggi scritti da Usala nel comunicato stampa del giorno precedente, il 7 giugno. “Salvatore scrive che noi amministratori e governanti siamo falsi, vergognosi, ladri e corrotti. Non mi sembra – ribadisce l’assessore – che con uno stanziamento di 164.163.087,47 euro, a fronte dei 34,2 del 2006, si possa parlare di impegni non mantenuti, una presunta accusa che poi ha generato quelle offese”.

Arru osserva ancora: “Sugli unici dubbi che abbiamo nella ripartizione dei fondi relativamente alla legge 162 per i progetti personalizzati, stiamo facendo infatti tutte le verifiche del caso. In accordo con l’Inps, è in fase di preparazione un censimento per capire se ci siano pazienti non gravi che percepiscono un doppio contributo, magari attraverso pensioni di invalidità o di accompagnamento o altri sussidi previsti anche a livello regionale”. Quindi la sottolineatura: “Nella razionalizzazione dei costi deve obbligatoriamente rientrare anche la corretta distribuzione delle risorse che sono sempre meno e vanno razionalizzate: diritto all’assistenza non significa avere più assegni, ma vedersi garantito quell’unico necessario, nel rispetto di tutti gli altri pazienti che posso avere un identico bisogno”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Sla, Arru non ci sta: “Rispettati tutti gli impegni e spesi 164 milioni”

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