Show elettorale di Cappellacci, dall’alluvione alla Zona franca. E sulle inchieste: “Non temo la decadenza”

La zona franca? “Si può fare”. Sull’alluvione dice che da parte del Governo “gli impegni non sono stati mantenuti e gli stanziamenti sono stati del tutto inadeguati”. Attacca Pd e M5S e dice di poter “riportare a casa i voti dei grillini”. Sulle inchieste che lo vedono coinvolto mostra tranquillità e dice: “Sono molto sereno”. Parla a ruota libera Ugo Cappellacci, governatore e candidato alle prossime regionali, durante il forum dell’Ansa di stamattina.

ALLUVIONE.
Dopo l’alluvione in Sardegna il bilancio degli aiuti arrivati dallo Stato non è positivo: “Il rapporto con il Governo sta segnando il passo, c’è una scarsa attenzione da parte dello Stato centrale. C’è stata molta solidarietà e sono arrivate tante assicurazioni ma a oggi questi impegni non sono arrivati e gli stanziamenti sono del tutto inadeguati”. “Le ferite sono ancora aperte e aspettiamo risposte”, ha proseguito Cappellacci. Il presidente della Regione ha lodato il lavoro dei volontari e ha aggiunto che ieri un incontro positivo è avvenuto con il ministro per le Infrastrutture Lupi e i vertici di Anas per fare il punto sulla viabilità. Un nuovo incontro è previsto per la prossima settimana. “La rete infrastrutturale era già inadeguata – ha detto – la Sardegna ha il più basso indice di infrastrutturazione”.

INFRASTRUTTURE.
“Servono risposte concrete per risolvere i problemi infrastrutturali provocati dall’alluvione in Sardegna”, dice Cappellacci. La settimana prossima, tra il 16 e il 17 gennaio, proprio quando scadono i termini per la raccolta dei dati dai comuni sui danni dell’alluvione dello scorso 18 novembre in Sardegna, si terrà un vertice a Roma tra il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, i responsabili dell’Anas, Cappellacci, e il commissario delegato per l’emergenza alluvione, Giorgio Cicalò. “Abbiamo notato una scarsa attenzione da parte dello Stato nei confronti della periferia – ha spiegato Cappellacci – Subito dopo la tragedia abbiamo assistito alle visite dei ministri e del presidente del consiglio dei ministri, che hanno fatto promesse, ma ad oggi gli stanziamenti non sono arrivati e le somme messe a disposizione sono insufficienti. E’ passato del tempo – ha concluso – ci sono ancore ferite nei territori e aspettiamo risposte. Speriamo che questo primo incontro sia una di queste risposte”.

ZONA FRANCA.
“La Sardegna Zona Franca come Campione d’Italia è ‘un progetto realizzabile. Fare della Sardegna un territorio extradoganale come ce ne sono altre in Italia e in Europa è un progetto realizzabile, un sogno che si può fare. Ci siamo confrontati con la Ue, abbiamo incontrato il vicepresidente della Commissione e il nostro progetto è stato giudicato realizzabile” ha detto Cappellacci.
”Diventando Zona Franca – ha proseguito Cappellacci – la Sardegna diventerebbe un’opportunità per l’Italia e per l’Europa sarebbe una piattaforma logistica, un ponte verso il continente africano. Io credo che l’Europa debba cominciare a guardare al Sud, al continente Africano con più attenzione. In quella realtà ci sono tassi di crescita considerevoli”. Queste, ha detto ancora, ”sono tutte ragioni che fanno della Sardegna un unicum in grado di giustificare la realizzazione della zona franca”.

FINANZIARIA.
“La speranza è di riuscire ad approvare la Finanziaria regionale prima della fine della legislatura. Spero ci siano buon senso e senso di responsabilità, al di là del momento elettorale. Ci sono tutti i presupposti per l’approvazione della Finanziaria – ha spiegato il governatore – il documento c’è, le Commissioni sono al lavoro, la discussione è aperta”. Cappellacci ha infine ricordato che nella storia della legislatura solo una volta si è dovuti ricorrere all’esercizio provvisorio.

PD e M5S (E I VOTI GRILLINI)
“Le elezioni del 16 febbraio Sardegna possono essere un laboratorio a livello nazionale con la conferma della coalizione di centrodestra compatta, un’assenza illustre del Movimento Cinquestelle e il Pd che ha vissuto momenti difficili sul piano politico con grandi divisioni interne e lotte intestine”. Così Cappellacci al Forum dell’ANSA. “Il Pd si è diviso apparentemente su questioni di principio ma che nascondono una grande ipocrisia, perché Francesca Barracciu, vincitrice delle primarie, è stata esclusa per essere stata coinvolta in un’indagine, ma altri concorrenti, anche quello che è arrivato secondo alle primarie, aveva un problema legato ad indagini”, ha aggiunto. “Il candidato di oggi oggi è una scelta disperata dell’ultimo momento, ex assessore della Giunta Soru, padre adottivo e spirituale della tassa sul lusso, e mostra di non sapere di cosa si sta parlando nel merito del Piano paesaggistico regionale, oltre che padre di un famoso processo di programmazione territoriale avviato in pompa magna e naufragato totalmente. Se questo è l’antipasto, la prospettiva futura non fa immaginare niente di positivo”.

“Spero che questi voti possano tornare a casa. Agli elettori dei Cinque Stelle dico: guardate cosa abbiamo fatto anche in termini di tagli ai costi della politica e spendete il vostro voto per una proposta, non solo per la protesta”. Per il governatore è possibile recuperare “il voto di quei cittadini che sono scontenti della politica e cha hanno manifestato il loro disagio andando verso una proposta politica solo apparentemente di rottura”. “Spero si torni a recuperare il primato della politica, di una politica seria, quella con la P maiuscola” dice Cappellacci secondo il quale è vero che le elezioni in Sardegna risentiranno delle inchieste sull’utilizzo dei fondi regionali, fatti per altro “che si sono verificati su tutto il territorio nazionale”, ma che potranno contare anche sui molti “fatti ed esempi positivi”. “Da un lato c’e’ lo scandalo dei fondi che si e’ verificato in tutta Italia, dall’altro c’e’ la vicenda Irap e ci sono i tagli in termini di costi della politica straordinari. Abbiamo ridotto il numero dei consiglieri, dimezzate le indennità, abolito il vitalizio, le province regionali, agito sui cda degli enti” ricorda Cappellacci che aggiunge: “io stesso sono tre anni che ho rinunciato all’indennità di presidente e all’auto blu. E la giunta è al lavoro con un compenso simbolico di un euro. Insomma – conclude – c’e’ in Sardegna una politica che si rimbocca le maniche e che consegna ai cittadini un messaggio positivo”.

INCHIESTE.
Cappellacci non teme l’ipotesi di decadenza in caso di vittoria alle prossime elezioni e dopo un’eventuale condanna nell’inchiesta della Procura di Roma sull’eolico che lo vede indagato per abuso d’ufficio in relazione alla nomina di un dirigente regionale. “Sono molto sereno – ha spiegato al Forum dell’ANSA – intanto il processo deve ancora iniziare, avrà i suoi tempi e comunque sono fiducioso perchè se devo essere condannato io per abuso d’ufficio, devono essere condannati insieme a me tutti i presidenti della Regione che mi hanno preceduto per tutte le nomine che sono state fatte in Regione, dalla prima all’ultima”. Secondo il governatore sardo, “chi fa politica deve mettere in conto di essere sottoposto a verifiche anche del livello penale ed è naturale aspettarselo. Non ho mai pensato ad un passo indietro – ha poi aggiunto – In passato ho avuto altre verifiche e ne sono sempre uscito indenne con formula ampia di proscioglimento”.

TAGLIO IRAP.
Con un taglio della spesa di 190 milioni di euro la Sardegna ha potuto, a partire dal 2013, ridurre l’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, del 70%. Il primo taglio e’ con gli acconti Irap sul 2013. Lo ha detto, durante il Forum ANSA, il presidente della Sardegna Ugo Cappellacci in corsa alle regionali per il rinnovo del mandato. ”E’ stato uno sforzo ma il taglio del 70% dell’Irap mette in moto un meccanismo virtuoso. In passato – ha detto Cappellacci – la Sardegna è stata vittima di ‘prenditori’ che arrivavano sull’isola, si prendevano i contributi e se ne andavano. Questo meccanismo aiuto gli imprenditori veri che restano e investono sul territorio”.

GREEN ECONOMY.
‘La Sardegna deve cambiare modello industriale, quello attuale è desueto e non riesce a competere con la globalizzazione. Dobbiamo dare più attenzione a turismo, territorio, ambiente, agricoltura, agroalimentare. L’agricoltura in particolare ha un altro margine di crescita. Punteremo molto sulla green economy”.

REGIONI ABOLITE?
”Capisco chi dice che le Regioni debbano essere abolite, visti i casi giudiziari che hanno investito tanti consigli un po’ in tutto il Paese, ma la Sardegna è diversa e particolare allo stesso tempo, quindi non è possibile fare nessun accostamento tra quelle realtà e la mia Regione. La mia terra è l’unica vera isola dell’Italia – ha spiegato il governatore – e ciò ha pesato molto sulla realizzazione delle infrastrutture, a cominciare da quelle in rete. Ma per farsi un’idea è sufficiente sapere che la Sardegna è l’unica regione italiana a non avere il metano”. Per questa ragione il possibile varo del Senato delle Autonomie potrebbe aiutare la sua terra a imporsi contro quello che è stato definito ‘Stato patrigno’?. “Credo che questa soluzione per la Sardegna non funzioni – ha osservato Cappellacci – e questo per ragioni storiche e demografiche, visto che ad esempio, a livello di popolazione, siamo 4 volte meno rispetto alla Sicilia”.

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