Servitù militari, al via la guerra simulata. La Difesa dà l’ok tramite decreto

Primo giorno di ottobre, primo giorno di esercitazioni militari in Sardegna Il via libera è arrivato dalla Difesa, nonostante il “no” deciso pronunciato lo scorso luglio dal Comitato paritetico misto (civili e militari). La notizia si legge nelle pagine de L’Unione sarda oggi in edicola.

Cambia poco o nulla quindi rispetto agli anni scorsi, a dispetto del dialogo instaurato dalla giunta Pigliaru con il ministro della Difesa Pinotti sul tema della riduzione delle servitù. Di fatto, da domani, si sparerà a Teulada, operative anche Capo Frasca – seppur con un calendario non scandito per giornate – e il Poligono sperimentale di Quirra, con i vincoli tracciati dall’inchiesta giudiziaria della Procura di Lanusei. Il tutto, scritto nero su bianco, è arrivato va decreto la scorsa settimana. Destinatari: la presidenza della Regione, i prefetti di Cagliari, Nuoro e Oristano. I motivi per cui le esercitazioni si faranno solo gli stessi ribaditi più e più volte: esigenze nazionali. Roma batte quindi Sardegna, ancora. Qualche concessione solo alla fine del documento, in cui si accenna al ventilato equilibrio tra servitù e sviluppo territoriale alternativo. Ma è tutto: per il resto c’è il calendario, fitto.

C’è spazio anche per la maxi operazione Trident Juncture della Nato:la base operativa è stata spostata da Decimo sì in Sicilia, a Trapani, ma il teatro sarà il mare davanti a Teulada. Si spareranno i missili anticarro Tow, Spike, Milan;  sfileranno i carri armatie si proseguirà con una campagna di tiro fino al 18 ottobre. Altre esercitazioni previste fino alla prima settimana di novembre.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share