Sospendere per almeno un anno la delibera sul piano di dimensionamento scolastico 2015-2016 che sopprime 29 pluriclassi su 169 e conseguentemente altrettanti plessi scolastici per trovare una soluzione che tenga conto “di alcune peculiarità” rilevate nei Comuni del nord dell’isola, che chiedono alla Regione di “non essere discriminati”.
La sollecitazione è arrivata oggi da sette sindaci del Sassarese, guidati dai primi cittadini di Erula, Antonello Pileri, e di Santa Maria Coghinas, Pietro Carbini, che hanno incontrato a Cagliari l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino. “Vorremmo una risposta in tempi rapidi – spiega all’ANSA Carbini – perchè stanno per scadere i termini per il ricorso al Tar. Se non ci saranno indicazioni in tal senso dalla Giunta, infatti, chiederemo ai giudici amministrativi di sospendere il provvedimento”.
“Comprendo le difficoltà dei sindaci – replica l’assessore Firino – ma superare le pluriclassi è una scelta politica strategica di questo assessorato e della Giunta regionale“. Emblematici sia i casi di Erula che di Santa Maria Coghinas. “I 19 bambini di Erula – dice il sindaco Pileri – verrebbero trasferiti a Perfugas, a 13,2 chilometri di distanza dal nostro comune, quindi oltre i 12 km stabiliti nella delibera regionale. Inoltre abbiamo 11 frazioni dove lo scuolabus raccoglie i bambini in un tragitto per il quale si impiegano 45 minuti – aggiunge – se poi il bus dovesse andare a Perfugas occorre aggiungere altri 25 minuti in una strada tortuosa e in stato di manutenzione non proprio ideale. Inoltre per rimettere a norma il nostro edificio scolastico, realizzare le strutture sportive e per altri interventi sono stati spesi negli ultimi anni complessivamente 3-400 mila euro di risorse comunali e regionali, chiudere l’edificio non avrebbe senso”.
Il sindaco Carbini spiega che “con la soppressione della scuola primaria e secondaria gli alunni verrebbero trasferiti a Badesi, ma occorre capire che dal luogo in cui il bus prende il primo bambino, cioè Valledoria, sino a Badesi, la distanza è di 21 km, altro che 12 km. Inoltre – aggiunge – riteniamo di avere tutti i requisiti per mantenere la scuola aperta, perchè il numero di residenti e di nuovi nati mostra un trend crescita: per il 2018 raggiungiamo i 50 alunni previsti dal dimensionamento e dal 2019 scomparirebbero le pluriclassi nella nostra scuola”.
“E’ evidente che a livello provinciale qualcosa non ha funzionato: si è lavorato sui numeri e non nell’elaborazione di poli scolastici territoriali – osserva l’assessore Firino -. Nel sassarese non c’è stata, come altrove, la cooperazione tra i comuni per la costruzione di un piano scolastico duraturo a cui noi diamo e daremo, anche con i prossimi interventi contro la dispersione scolastica, particolare valore. Le proposte dei sindaci sono serie e avrei voluto riceverle diversi mesi fa, anche se ho garantito loro che riceveranno presto risposta formale”.
La commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Gavino Manca (Pd), esprimerà il proprio parere sul piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta il prossimo 17 marzo. Questa settimana l’organismo si è riunito più volte per discutere della delibera sulla ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/2016, dopo avere sentito in audizione anche diversi sindaci, tra cui quelli del sassarese che oggi hanno manifestato nuovamente le proprie perplessità sul provvedimento all’assessore della Cultura, Claudia Firino.
