Dopo la magistratura anche la politica posa la lente di ingrandimento su Sardegna Promozione. Così, mentre prosegue l’inchiesta della Procura della Repubblica e della Procura della Corte dei Conti sulla gestione delle attività portate avanti dall’Agenzia, in Consiglio regionale Sel e Sardegna Vera hanno presentato un’interrogazione per chiedere di verificare il bilancio 2014, gli atti e i contributi dati da Sardegna Promozione per la quale viene prospettato un nuovo ruolo, limitandone l’azione all’ordinaria amministrazione nelle more di un possibile riassetto. Tra le altre cose l’agenzia regionale ha finanziato, il reality flop ‘Sweet Sardinia’ costato 950mila euro.
Gli esponenti della maggioranza ricordando che “l’ente, fin dall’istituzione, non risulta dotato di un’organizzazione compiuta né di un organico coerente con le finalità descritte dalla legge istitutiva” e spiegano che il comparto turistico necessita “urgentemente” di una legge di settore e “di una politica di promozione organica e coerente”. “Nonostante siano in corso delle riflessioni sulle scelte strategiche in materia di promozione dell’isola e sul destino dell’ente in questione le attività dello stesso – denunciano i consiglieri – non hanno mai subito rallentamenti e ad esempio, in data 7 aprile 2014, sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia una consultazione pubblica (con scadenza 18 aprile) per la prossima pubblicazione di un avviso per l’acquisizione di prodotti editoriali e di un altro per l’acquisto di spazi pubblicitari”.
