Il governatore Ugo Cappellacci ha dichiarato di non aver “mai visto” la convenzione di servizio tra lo Stato e la società di navigazione Tirrenia che regola, dal luglio del 2012, la continuità territoriale marittima tra la Sardegna e la penisola. Non solo non l’ha vista mai. Non è nemmeno “riuscito a ottenerla”. Un fatto profondamente “ingiusto” e, infatti, il governatore afferma che sia la convenzione, sia la dotazione finanziaria che ne è alla base (70 milioni di euro l’anno) “devono essere in mano alla Regione”.
L’uscita di Cappellacci ha molto sorpreso il deputato del Partito democratico Francesco Sanna, che gli ha inviato una mail. Per dire a Cappellacci che quella convenzione (un documento in effetti fondamentale per poter parlare dei trasporti marittimi e delle merci da e per la Sardegna) “è in possesso di tanti e anche della Regione”.
“I senatori sardi del Pd – scrive Sanna – nella precedente legislatura, chiesero ed ottennero la trasmissione della convenzione nella Commissione Trasporti del Senato, e la resero pubblica in una affollata conferenza stampa a Cagliari nell’aprile 2011, criticandone i contenuti quando ancora era l’atto fondamentale della vendita di Tirrenia”.
Ma l’aspetto più curioso rilevato da Sanna è che fin dal giugno di due anni fa, in un’audizione al Senato, lo stesso Cappellacci dichiarò di “aver finalmente avuto copia delle convenzioni” in occasione della partecipazione ad incontri con le società Cin, Tirrenia ed il Governo.
Cosa è successo? Forse il governatore le ha smarrite? E’ il dubbio che ironicamente viene avanzato da Sanna. Che ha deciso di inviare a Cappellacci l’intera documentazione, integrata da “una tabella in cui sono rappresentate le rotte agevolate, le tipologie di navi, le frequenze, gli standard qualitativi e le tariffe”.
“Come avrà modo di leggere nella parte normativa – è la conclusione della mail – la società che svolge il trasporto con obblighi retribuiti di servizio pubblico, è gravata da molti oneri, la cui esecuzione – a mio avviso – la Regione dovrebbe controllare, in attesa di promuovere la modifica sostanziale della “ritrovata” convenzione”.
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