Tirrenia, stop agli aumenti delle tariffe. La richiesta di Cappellacci e l’interpellanza dei deputati Pd

Stop agli aumenti delle tariffe  per le traversate da e per la Sardegna. La richiesta, indirizzata alla Tirrenia-Cin, arriva dal governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci. Ma è ribadita anche da un’interpellanza dei deputati Pd al ministero  dei Trasporti. Dopo la decisione dell’Antitrust e il presunto cartello delle compagnie di navigazione con relativa sanzione da 8 milioni di euro, continua a tener banco, a stagione ormai iniziata, la questione del “caro-traghetti”.

La Regione. Il freno all’aumento delle tariffe è quindi la condizione minima che la Regione Sardegna pone per sedersi al tavolo con il ministero e con Tirrenia sul fronte della continuità territoriale marittima per la quale l’Isola vuole avere il trasferimento di competenze e risorse. Lo ha annunciato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, a margine della 33/a Assemblea generale della Commissione Isola della Conferenza delle regioni periferiche marittime dell’Unione Europea, che si è aperta oggi a Cagliari. “Occorre rivedere la convenzione così che, per la prima volta nella storia, e questo è molto triste da dire, la Sardegna possa avere un ruolo da protagonista – ha aggiunto Cappellacci – domani apriremo il tavolo con il ministro Lupi (che sarà a Cagliari) proprio sulla continuità territoriale in senso lato. Non ci fermeremo a quello ma parleremo anche di infrastrutture, perché a breve firmeremo l’intesa quadro e vogliamo trovare un accordo soddisfacente per le ragioni dell’Isola, e di mobilità con riguardo alle ferrovie, perché la Sardegna vive una situazione che rispetto al resto d’Italia è veramente drammatica”.

L’interpellanza Pd. La sospensione dell’aggiornamento e “la revoca di tutti gli aumenti negli ultimi sei mesi” delle tariffe di trasporto da e per la Sardegna da parte di Tirrenia-Cin in continuità territoriale è stata chiesta anche  in un’interpellanza ai ministeri dei Trasporti e dell’Economia dai deputati sardi del Pd e dal presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta. I parlamentari chiedono ai due dicasteri se “siano a conoscenza di eventuali scostamenti in eccesso o difetto, dei ricavi e dei costi (al netto di quelli per carburante) da attività superiori al 3% rispetto a quelli previsti nell’Allegato B alla Convenzione” e se siano a conoscenza di “eventuali incongruità di risultanze contabili, rispetto a quanto previsto nell’allegato alla Delibera Cipe 111/2007, puntualmente riportato in Convenzione”. I deputati del Pd, oltre a richiedere notizie sull’eventuale proposta avanzata dalla Regione Sardegna per la modifica della Convenzione di servizio, ipotizzano la possibilità di rivisitare “urgentemente” la Convenzione “considerati i costanti, continui e ingiustificati aumenti del costo del trasporto marittimo e le pesanti ripercussioni che gli stessi hanno determinato sui sardi e sulle diverse attività economiche (turismo in particolare)”. Infine gli esponenti Democratici propongono la definizione di “un piano di rimborso e risarcimento danni a passeggeri e operatori economici in riferimento agli aumenti susseguitesi da dicembre 2012 a oggi, e a quelli precedenti oggetto di recente sanzione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”.

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