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Riforma Enti locali, i sindaci del Nord: “Pari dignità, no visione cagliaricentrica”

I territori del Sassarese e della Gallura vogliono avere “pari dignità” rispetto a una visione cagliaricentrica. E’ il grido d’allarme lanciato dai sindaci del Nord Sardegna ascoltati in audizione dalla commissione Riforme del Consiglio regionale nell’ambito del processo di riordino degli Enti locali dell’Isola. Non tutte le posizioni, però, convergono. I sette comuni del Sassarase (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso e Stintino) più l’area del Coros, chiedono che “alla pari di Cagliari” venga istituita la città metropolitana di Sassari ristretta o allargata. Quelli della Gallura, invece, spingono perchè resti in piedi la provincia Olbia Tempio, “visto che la normativa che si sta disegnando è provvisoria”, spiegano. I due territori possono contare sull’appoggio di 15 consiglieri di centrosinistra e centrodestra, ma all’interno della maggioranza pare prevalere una chiusura verso l’ipotesi di istituire la città metropolitana a Sassari e di mantenere lo status quo in Gallura. La stessa Giunta regionale sarebbe contraria. Al termine delle audizioni i consiglieri di centrosinistra del Nord e il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau si incontreranno in una riunione ristretta per discutere di questi temi, una decisione che ha fatto storcere il naso a qualche consigliere del Sud Sardegna.

Le differenze di vedute tra Nord Ovest e Nord Est della Sardegna emergono anche dalle parole dei sindaci che esprimono le volontà dei rispettivi Consigli comunali. Per quello di Sassari, Nicola Sanna, “non ci può essere una sola città metropolitana: la storia più antica e quella più recente descrivono due polarità, con funzioni e caratteristiche metropolitane”. E se le province non esistono più, “quello che è possibile realizzare sono enti di area vasta con il Consiglio regionale che si deve far carico del problema reale di rappresentatività dei cittadini che abitano nelle grandi e nelle piccole realtà”. Per il sindaco di Castelsardo, Franco Cuccureddu, “non c’è nessun motivo ostativo per creare la città metropolitana di Sassari sia a livello nazionale che europeo. Esiste una decisione della Commissione Ue, la 4820 dell’1 dicembre 2005, che eroga finanziamenti Por sulla base del fatto che ‘la struttura urbana della Sardegna è articolata in un sistema urbano e metropolitano basato sulla bipolarità Cagliari-Sassari’. Anche i romani chiamavano Sassari città metropoliatana e non ha senso rinunciare a così tante risorse”. Mentre quindi nel Sassarese si ragione in termini di “simmetria” con Cagliari, in Gallura si sottolineano i rischi derivanti dall’attuazione di una legge che non contemplasse un ente di area vasta sovraordinato che abbracci l’intero territorio. Secondo il primo cittadino di Olbia, Gianni Giovannelli, “si rischia come sindaci di avere responsabilità di ambiti che le leggi non hanno coperto. L’ipotesi di un’improbabile accorpamento della Gallura a Sassari, dopo 40 anni di rivendicazione di autonomia, mi sembra campata in aria – argomenta – Questo riordino istituzionale dovrà anche poggiare sul riordino sanitario e prudenza suggerirebbe di lasciare un’autonomia in termini provinciali”. Per Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci, “vi è la necessità di ottenere pari dignità tra territori e quindi lo stesso trattamento di altre aree dell’Isola. Si aprirebbe uno spiraglio con la provincia del Nord Est della Sardegna nel momento in cui si considera che il disegno di legge all’esame della Commissione è provvisorio e non una riforma definitiva”.

“Io faccio l’arbitro, non voterò questa legge, ho votato solo due volte mozioni unanimi. Devo agevolare i canali istituzionali di confronto. Esiste però un problema politico che va affrontato dalla maggioranza e dalla Giunta” E’ quanto ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, al termine della riunione con sindaci del Sassarese e della Gallura e con i consiglieri espressione del territorio, nel giorno dell’audizione dei primi cittadini in commissione Riforme. “Sassari da oltre vent’anni lavora come area vasta metropolitana anche a livello europeo per i finanziamenti – ha spiegato Ganau, che è stato sindaco della città prima di approdare in Consiglio – Bisogna fare scelte che siano in assoluto migliori per i cittadini. I temi sono il ruolo dei Comuni e delle Unioni dei Comuni, le ex Province e le città metropolitane. Oggi ho preso atto della posizione del Sassarese, che è legittima e viene fuori da una storia”. Riguardo ai tempi della riforma degli Enti locali, il presidente dell’Assemblea sarda ha sottolineato che “si deve fare in fretta perché c’è la scadenza del 30 novembre. Credo che il confronto sia ancora aperto per trovare soluzioni che non penalizzino i territori”.

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