Regione contro Governo su piccoli ospedali: la Giunta difende la riforma

La Regione è pronta a difendere in tutte le sedi la propria autonomia sulle scelte fatte in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera sulla base del decreto ministeriale 70. Lo annunciano il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che replica al senatore del Psd’Az-Lega Christian Solinas che ha parlato di bocciatura della proposta sarda da parte del ministero sulla definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. “Il senatore Solinas cerca di mischiare le carte, soffermandosi sul fatto che avrei nascosto il parere del Ministero della Salute e non, invece, sul parere stesso, che di fatto porterebbe alla chiusura dei nostri ospedali – attacca Luigi Arru – Il documento è stato protocollato il 7 settembre ma spedito via PEC dal Ministero solo ieri. Fatta questa premessa – prosegue -, siamo pronti a confermare e difendere quanto contenuto nella Rete voluta dalla Giunta, dalla maggioranza e dal Consiglio regionale”. “Non abbiamo stravolto il Dm 70, ma abbiamo utilizzato le prerogative che ci assegna per salvare ospedali difficilmente raggiungibili a causa dei collegamenti stradali e delle infrastrutture – aggiunge – Il senatore su questo non interviene, però, di fatto sposando la linea del Ministero, e quindi del Governo, che porterebbe alla chiusura dei nostri ospedali. Il tutto alla faccia dell’Autonomia, rivendicata in Sardegna, dimenticata all’ombra della Lega”. Qui il nuovo attacco del senatore Solinas ad Arru.

“Il Ministero ci chiede di chiudere i piccoli ospedali e di tagliare servizi. Noi non ci stiamo e difendiamo le scelte fatte lo scorso ottobre – ha detto Francesco Pigliaru -, nel rispetto dello stesso Dm 70, lavorando con il Consiglio regionale per garantire la permanenza dei servizi sanitari nei territori. Abbiamo salvato ospedali indispensabili utilizzando le prerogative previste dallo stesso Dm 70. Non ci interessano le polemiche su quando è arrivato il parere, chi governasse in quel momento, chi ha firmato la nota. Sono polemiche sterili da campagna elettorale. Quel che conta davvero è la battaglia che siamo pronti a portare avanti e chi starà con noi in difesa dei Sardi”

 

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