Regionali, Milia e il suo nuovo movimento: giovedì parte ‘Rinascita Sardegna’

Il lancio del suo nuovo movimento è previsto per il 7 dicembre. Rinascita Sardegna è la nuova ‘creatura’ di Graziano Milia, parte dall’esperienza civica che lo ha riportato alla carica di sindaco di Quartu e ora guarda all’intera Isola. Per ora con una associazione culturale che dà grande enfasi all’elaborazione programmatica, alla proposta e al contributo di idee, ma senza escludere nulla per il futuro (come aveva detto nell’intervista rilasciata a Sardinia Post). La presentazione – giovedì alle 17:30 al Caesar’s Hotel di Cagliari – arriva in un momento particolare per il campo progressista. Renato Soru è in campagna elettorale da tre mesi e ieri Alessandra Todde l’ha iniziata nel corso di una lunga giornata nuorese: una spaccatura che rischia di avvantaggiare il centrodestra, che ancora non ha sciolto il nodo del candidato governatore (riconferma – difficile – di Christian Solinas? Paolo Truzzu? Un altro nome ancora ‘coperto’?). Quello che in tanti si chiedono è se Milia farà riferimento alle Regionali. Ancora non si sa.

Lo slogan dell’incontro è “Non è mai troppo tardi per un nuovo inizio”. Durante la discussione verrà presentato il manifesto programmatico dell’associazione, di cui è stata resa nota solo la prima pagina. Rinascita Sardegna viene presentato come “un luogo aperto e libero nel quale il Popolo Sardo, nel suo essere Nazione, può riconoscersi oltre tutte le diversità politiche, sociali e culturali che lo attraversano, rifuggendo da qualsiasi tentazione di chiusura e autosufficienza”. L’obiettivo di Milia è quello di costruire una spazio politico che vada oltre gli attuali schieramenti – si può avere la doppia tessera, del resto – con un “comune sentire e una volontà collettiva”, senza dimenticare le diverse soggettività politiche. “E’ un luogo democratico che vive la partecipazione come strumento di responsabilità di governo e non come esercizio rituale e interessato del potere alla trasformazione della realtà e animato dal solo riguardo al mantenimento dell’equilibrio conveniente – prosegue la presentazione -. E’ un luogo del reale e non del percepito, cioè dell’intelligenza delle cose e non della manipolazione”.

La pagina si chiude con una precisazione sul termine Nazione (che non deve sorprendere: Milia aveva scritto un libro nel 2001 dal titolo “Dialogo sulla Nazione sarda“): pare di intuire che grande enfasi verrà data ai temi dell’autonomia e dell’autodeterminazione. “La Repubblica italiana ha aderito alla Convenzione quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali redatta a Strasburgo il 16 febbraio 1995 e in vigore dal 1998. La Sardegna è ricompreso all’interno delle comunità italiane tutelate”.

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