Regionali, primarie del centrosinistra a settembre. E spunta l’alleanza con Maninchedda e Medde

Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione si conoscerà a settembre. Il tavolo di coalizione, riunito ieri, ha deciso di far slittare le primarie di qualche mese rispetto alla prima data proposta dal segretario regionale del Pd Silvio Lai, a luglio. Un’idea che gli alleati, in particolare il segretario regionale di  Sel Michele Piras, avevano respinto, parlando di “primarie balneari, sotto l’ombrellone” e ventilando così una scarsissima partecipazione.

Da qui l’idea di rinviare tutto a fine settembre. Durante l’incontro, fonti attendibili hanno riferito che l’accelerata proposta da Silvio Lai fosse legata ad ipotetiche e imminenti dimissioni del presidente della Regione Ugo Cappellacci, che avrebbe così puntato sull’effetto sorpresa e impresso un’accelerata alla campagna elettorale del centrodestra in vista delle prossime consultazioni.

A rendere poco plausibile questa ipotesi però è la visita di Papa Francesco in Sardegna, prevista il prossimo 22 settembre: per l’attuale presidente della Regione un’occasione troppo ghiotta – in termini di visibilità – per pensare anche solo lontanamente alle dimissioni prima di quella fatidica data.

E così, tutto rimandato a settembre. Nel frattempo, rimangono da sciogliere alcuni ‘piccoli’ nodi: il programma, le alleanze e le regole delle primarie. Oltre ai nomi in corsa, ovviamente (l’unico candidato ufficiale è al momento Roberto Deriu). Anche per questo, in linea di massima, si è deciso di avviare due tavoli – al momento si sa se composti dagli stessi rappresentanti dei partiti – che si occupino di fissare le regole e definire i punti salienti del programma.

Più ostica la partita sulle alleanze. Ad oggi, il tavolo del centrosinistra è formato dai rappresentanti di Pd, Sel, Rossomori, IdV, Centro democratico, Federazione della Sinistra, Upc e Socialisti. 

Il problema è uno: allargare la coalizione? E se sì, a chi? Su questo versante diverse correnti del Partito democratico hanno avanzato l’ipotesi di aprire la coalizione anche a eventuali liste non partitiche – almeno per quanto riguarda simbolo e nome – composte da “elementi di spicco” del mondo sovranista e autonomista. Si parla ad esempio di un raggruppamento capeggiato dal consigliere regionale del Psd’Az Paolo Maninchedda che conta sulla partecipazione di altre personalità provenienti anche da ambienti sindacali. Come Mario Medde, che poche settimane fa ha passato il timone della Cisl regionale a Oriana Putzolu.

Il Pd intanto si riunirà nuovamente per l’assemblea regionale sabato prossimo a Tramatza.

 

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