Recovery, Zedda all’attacco di Solinas: “Progetti fatti senza la società sarda”

“Sul Fondo per la ripresa (Recovery fund) è necessario che il presidente riferisca al più presto in Consiglio regionale. Quali sono i progetti presentati al Governo? Con chi ha valutato le azioni che dovrebbero portare in Sardegna risorse ingenti e determinanti per il futuro dell’Isola?”. L’esponente dei Progressisti Massimo Zedda attacca il presidente della Regione Christian Solinas, che ieri ha annunciato di aver presentato al Governo Conte 206 progetti per un totale di 7,6 miliardi. Secondo l’ex sindaco di Cagliari le parti interessate non sarebbero state consultate dal numero umo della Giunta e si chiede come siano stati predisposti i progetti da presentare al Governo nazionale.

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“Quale metodo è stato adottato e quanti incontri sono stati organizzati per l’elaborazione dei progetti? Sono state coinvolte le organizzazioni del tessuto economico e produttivo, i sindacati, i Comuni, la Conferenza episcopale sarda, la scuola, gli atenei, i centri di ricerca, le reti delle professioni, il sistema portuale e aeroportuale, i consorzi industriali e il sistema bancario? – chiede Zedda -. In definitiva, è stata coinvolta la società sarda? L’Europa indica come propedeutici, prima della presentazione dei piani, il confronto con tutti i portatori di interesse: non c’è stato alcun dibattito pubblico, in presenza o online”. Questo passaggio, secondo l’esponente dell’opposizione in Consiglio regionale, sarebbe dovuto essere fondamentale. “Sui temi indicati dall’Europa – riconversione ambientale ed ecologica, innovazione tecnologica, conoscenza, inclusione sociale e salute – è indispensabile il coinvolgimento della società e della politica sarda per una stagione di pianificazione strategica che interesserà in termini di sviluppo e occupazione i prossimi 30 anni. Questa è la priorità per la Sardegna, miliardi di euro per lo sviluppo futuro”.

“Si discuta di questo: come è possibile chiedere miliardi per l’ecologia e la tutela ambientale e contemporaneamente presentare una legge che prevede la devastazione delle coste e dell’agro? – chiede polemicamente Zedda -. Rischiamo di perdere ogni tipo di finanziamento per questa vergogna. Si discuta di questo prima della legge sul poltronificio che aumenterà a dismisura gli staff di presidenza e assessorati e comporterà lo spreco di milioni di euro di risorse pubbliche. Il presidente abbia rispetto della Sardegna e dei sardi. Siamo in forte ritardo”.

Massimo Zedda ricorda che la minoranza aveva chiesto di poter collaborare. “Da parte nostra, come opposizioni, abbiamo chiesto più volte l’avvio del confronto sul piano di ripresa. Lo abbiamo fatto durante le sedute in Consiglio regionale, in numerosi appuntamenti pubblici e in tutte le commissioni consiliari. A fine giugno abbiamo depositato una proposta di legge articolata, che prevede diverse aree di intervento proprio a valere sul fondo per la ripresa, ma anche le possibili modalità di attuazione del piano – conlude -. È a disposizione della discussione in Consiglio e di chiunque voglia prendere parte al ragionamento, perché è così che si lavora nei momenti cruciali della politica”.

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