La recente legge sul riordino delle Province sarde, trasformate in Distretti, è “irricevibile” per il Consiglio delle Autonomie locali. Lo ha sottolineato il presidente del Cal, Gianfranco Ganau, durante la seduta comune di questa mattina con il Consiglio regionale. Ganau ha tuonato contro le “scorciatoie fuorilegge, come ha sottolineato la recente sentenza del Tar sul commissariamento delle Province e ora c’è anche chi chiede l’eliminazione delle Unioni dei comuni: a questi consiglieri dico di tornare a fare gli amministratori locali e solo dopo si mettano a pontificare”.
Riferendosi al referendum del maggio 2012 sull’abrogazione degli enti intermedi in Sardegna, Ganau ha spiegato che “se chiamiamo i cittadini ad esprimersi sull’abolizione delle Regioni, credo l’esito sia scontato. Vogliamo parlare di risparmi? – ha chiesto all’Assemblea – occorre fare attenzione alla demagogia populista”. Nel merito della proposta il presidente del Cal ha sostenuto che l'”articolo 3 cancella la norme statutarie e costituzionali con una superficialità disarmante. Proposta che è la sintesi di una confusione cieca e che pone delle nomine in capo alla giunta, non rispettando il criterio di popolazione. Si parla di volere decentrare le funzioni, ma si opera il contrario”, ha concluso Ganau.
Ieri erano scesi in campo gli ex amministratori della Provincia di Cagliari: chiederanno l’intervento del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano perché, sostengono, il commissariamento è incostituzionale.