Protesta per la sanità, Nieddu ammette: “Siamo in difficoltà ma miglioreremo”

L’assessore della Sanità Mario Nieddu e i capigruppo a confronto con una delegazione di sindaci e comitati che hanno preso parte alla manifestazione di oggi per rivendicare il diritto alla Salute.

Una lunghissima riunione ospitata nell’Aula del Consiglio regionale e chiusa dalle dichiarazioni dell’assessore che ha ricordato “la grande difficoltà di trovare soluzioni immediate a tante emergenze quotidiane pandemia compresa, e a questioni che si trascinano da anni, non solo di competenza regionale”.

Nieddu ha spiegato che “abbiamo messo in campo molte misure: dai concorsi, compresi quelli per la copertura delle sedi disagiate, ai fondi per l’abbattimento delle liste d’attesa, confrontandoci sempre con tutti”. Ma, ha sottolineato, “sono interventi che richiedono tempo e spesso non consentono di raggiungere immediatamente gli obiettivi programmati, in alcuni casi anche per ostacoli legati alla normativa nazionale ed ai contratti”.  In ogni caso, ha concluso, “continueremo a fare il massimo possibile perché vogliamo fare di tutto per migliorare la sanità sarda”.

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Nieddu ha risposto ai numerosi interventi dei rappresentanti dei comitati che, soprattutto, hanno illustrato le situazioni di disagio di molti territori marginali e dei malati che si sono sentiti abbandonati dalla sanità pubblica. Tra gli altri, “Sos Sanità Barbagia” ha sottolineato il valore di una protesta che viene dal basso (“non siamo politici né sindacalisti”) ma chiede risposte su un diritto fondamentale, quello alla salute, che “viene prima di tutto”.

Un diritto messo a dura prova da problemi (punti di Pronto soccorso, liste d’attesa, medicina di base e specialistica e diagnostica) che non trovano soluzione. Il presidente dell’Anci Emiliano Deiana ha evidenziato la necessità di “avviare immediatamente un nuovo corso coinvolgendo a fondo i territori nelle politiche sanitarie, a cominciare dagli atti aziendali delle Asl ai quali devono partecipare attivamente anche i sindaci”.

Da parte loro, raccogliendo le sollecitazioni di sindaci e Comitati, i capigruppo e il presidente della sesta commissione Antonio Mundula si sono impegnati ad accelerare il processo di riforma finalizzato a portare il servizio sanitario il più vicino possibile ai cittadini.

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