il presidente della regione sardegna

Per Solinas la Sardegna è in ottima salute. “Le liste d’attesa? Risolviamo presto”

Le liste d’attesa in sanità, uno dei fallimenti della Giunta a trazione Lega-Psd’Az, per Christian Solinas sono un problema che verrà archiviato in fretta. Così il presidente ha detto a margine del convegno ‘Territori Archivi Istituzioni’, organizzato questa mattina a Cagliari dalla Regione e dal ministero della Cultura.

Solinas ha risposto alle domande dei giornalisti disegnando una Sardegna in ottima salute, malgrado l’evidente paralisi amministrativa nella maggioranza di centrodestra: il Consiglio regionale si sta riunendo una volta ognoi morte di papa, la coalizione è sempre più divisa e anche nei Quattro Mori litigano. Ieri si è aggiunto il “provvedimento straordinario” di Mario Nieddu che ha bloccato le visite intramoenia, ovvero quelle che i medici ospedalieri possono fare nella struttura pubblica dove lavorando pagando alla propria Asl di riferimento una quota.

La decisione di Nieddu, titolare della Sanità nella Giunta Solinas, nasce dal fatto che l’assistenza medica nell’Isola è allo stremo: ci sono visite specialistiche di cui sono state chiuse le prenotazioni perché c’è troppo arretrato; su altre non si possono dare appuntamenti prima di un anno, cioè oltre il termine massimo previsto per legge. Da qui la disperata mossa di fermare le prestazioni intramoenia per dirottare i medici sulle liste d’attesa.

Solinas ha scaricato le colpe della situazione sull’emergenza Covid. Nemmeno un accenno al fatto che la Regione ha stanziato 27,2 milioni in due anni senza ottenere alcun risultato. “Tagliare le liste d’attesa è un obbligo morale verso i cittadini che in questi due anni di pandemia hanno visto posposte le esigenze di cura in altri settori – ha chiosato -. Purtroppo, l’epidemia ha colpito in maniera dura e si è accumulato un pregresso che va smaltito nel più breve tempo possibile. In questo senso la Regione sarda investirà tutto ciò che serve”.

Anche sulla guerra nel Psd’Az il presidente della Regione ha fatto finta di niente. Nei Quattro Mori stanno litigando per il Piano Casa, tanto che alla prima versione firmata dall’assessore all’Urbanistica, Quirico Sanna, è stata affiancata una seconda proposta legislativa messa nero su bianco e protocollato dal capogruppo Franco Mula. Uno scontro plateale. Ma Solinas ha detto: “Il fatto che esistano più proposte e più punti di vista è un valore e troveremo sicuramente sintesi”.

Sanna e il centrodestra devono fare un Piano Casa bis perché l’ultimo approvato nel 2021 è stato in parte bocciato dalla Consulta perché incostituzionale. Di qui la riscrittura di un nuovo documento programmatorio che, ancora volta, ruota intorno alla cementificazione. Ha sottolineato Solinas: “Paesaggio ed edilizia hanno bisogno di una riorganizzazione complessiva. Non servono provvedimenti spot né un’antologia di esigenze di questo o quel territorio e di questo o quel consigliere. Stiamo lavorando perché di concerto con tutti gli enti interessati e quindi con la Sovrintendenza, il ministero e la Regione, si possa finalmente dare ai cittadini e ai Comuni un set di norme di riferimento chiare e che restituiscano certezza del diritto”.

Una delle domande al governatore ha riguardato il rimpasto della Giunta, promesso un anno e mezzo fa dallo stesso capo dell’Esecutivo. Solinas oggi ha detto che è tutto congelato perché “c’è anche una situazione contingente rispetto al leader di una forza politica al quale auguro la più pronta e migliore guarigione”. Il leader in questione è Giorgio Oppi, ricoverato da due settimane e a capo dell’Udc che aveva chiesto un riassetto della squadra di governo per via dei mutati equilibri in Consiglio.

Il paradosso è che Solinas per un anno non ha fatto il rimpasto malgrado le ripetute richieste di Oppi. Adesso che il numero uno dell’Udc è in ospedale, Solinas usa il ricovero per dire che fare i cambi in Giunta non sarebbe rispettoso. Il presidente della Regione ha aggiunto: “Il rimpasto è diventato un mantra che appassiona poco i sardi che sono più interessati a capire cosa stiamo facendo per migliorare la loro qualità della vita”. Peccato che sia stato proprio Solinas a condividere la necessità di cambiare le caselle nella squadra di governo con una promessa solenne fatta a maggio 2021. Ma adesso paragona la sua stessa rassicurazione a “un tecnicismo per addetti ai lavori, tant’è che io ho voluto sin dall’inizio che non intralciasse minimamente l’attività di governo”.

Infine i rincari per chi viaggia. Anche qui Solinas ha visto prima di tutto il bicchiere mezzo pieno attribuendo i meriti a se stesso e alla propria maggioranza. “Da un lato – ha detto – abbiamo un numero di arrivi superiore del 15 per cento rispetto alla stessa stagione del 2019, ciò significa che la Sardegna sta avendo un grandissimo riscontro in termini di preferenze”. Sull’altro fronte, ovvero i prezzi di aerei e navi che aumentano, Solinas ha fatto l’ennesima promessa: “Chiaramente vigiliamo e con il Governo nazionale e l’Unione europea, i veri titolari di questa partita, cerchiamo di contrattare condizioni che possano favorire un sensibile miglioramento delle tariffe a favore dei cittadini”.

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