Pd, Soru in linea con la tradizione: una donna alla presidenza, 9 le papabili

Una donna alla presidenza dell’assemblea Pd. Così vuole il neosegretario Renato Soru. Si decide sabato. Ecco le 9 papabili.

Una donna alla presidenza. È questa l’intenzione di Renato Soru adesso che la nuova assemblea regionale del Pd sta per entrare in carica. Il neosegretario vuole una nomina in rosa, rispettando la tradizione del partito isolano, come già è successo in passato con Valentina Sanna e un anno fa per Daniela Porru. I 160 del Parlamentino democratico, cui spetta scegliere al proprio interno il presidente, sono convocati a Sanluri tra due giorni. Si comincia alle 10,30 nel teatro degli Scopoli. E per Soru, uscito vittorioso dalle primarie col 51,38 per cento (20.180 voti), è un ritorno alle origini: lì l’europarlamentare è nato e ha studiato. Ma da Sanluri comincia anche il viaggio di un partito itinerante, come aveva detto lo stesso Soru in conferenza stampa subito dopo la vittoria, lo scorso 26 ottobre. “Ai nostri elettori – fu la sottolineatura – non chiederemo di venire qui, in via Emilia, a casa nostra (quartier generale del Pd isolano, a Cagliari). Saremo noi ad andare da loro”.

C’è già una rosa da nove sulle possibili presidenti. Un gruppo di papabili che vale due diverse opzioni politiche. Una è di pace, l’altra di guerra. Nel primo caso, Soru riuscirebbe nell’impresa di ricompattare il Pd diviso in tre, allargando la segreteria agli sconfitti delle primarie. Cioè al senatore Ignazio Angioni, secondo col 36,53 per cento (14.349 voti), e a Thomas Castangia, terzo al 12,09 (4.750 preferenze). Uno dei due, in buona sostanza, potrebbe indicare la presidente del Parlamentino (qui tutti i nomi degli eletti).

Solo che nei giorni scorsi – e questo è lo scenario di guerra – gli incontri con Angioni, di fatto rappresentante della minoranza uscente e riconfermata, sono andati malino, filtra dal partito. Ragion per cui è difficile immaginare il correntone del senatore accetti la vicepresidenza dell’assemblea. Insieme ad Angioni, dirigente in aspettativa della Lega coop, sono schierati gli ex Ds del deputato Siro Marrocu, gli ex popolari di Tore Ladu, i Dem di Francesca Barracciu e i renziani della prima ora guidati da Gavino Manca e Chicco Porcu. Dentro pure i consiglieri regionali Piero Comandini, Daniela Forma, Rossella Pinna e Franco Sabatini, più la deputata Giovanna Sanna.

Diverso è il discorso su Castangia. Il civatiano, sostenuto dal movimento La Traversata, cioè l’anima critica e anti-nomenklatura del Pd, potrebbe invece accettare l’invito alla collaborazione lanciato da Soru e passare così in maggioranza. I numeri cambierebbero non poco: dal 51,38 per cento, Soru arriverebbe al 63,92. E ciò metterebbe definitivamente fuori gioco la minoranza, come pare vogliano anche i big che hanno sostenuto il neosegretario alle primarie. Ovvero, Antonello Cabras, Paolo Fadda e Francesco Sanna.

In cifre assolute, Soru e alleati hanno in assemblea 83 componenti. Con i 19 di Castangia salirebbero a 102, lasciando ad Angioni i restanti 58.

In ogni caso, se il Parlamentino democratico dovesse guidarlo una soriana, le papabili sono quattro: Carla Medau, sindaco di Pula; Sabina Contu, presidente uscente dell’assemblea Pd a Cagliari; Rita Corda, consigliere comunale a Selargius, storica leader del partito territoriale, molto vicina all’ex consigliere regionale Marco Espa; Barbara Argiolas, eletta in assemblea nella lista del Medio Campidano, assessore al Turismo a Cagliari, cugina di Soru.

Invece: se la presidenza andasse a una donna dell’area Cabras, ecco Michela Morelli, docente di Farmacologia all’università di Cagliari, moglie di Aldo Vannini, l’architetto-collaboratore di Cabras nel suo studio professionale di ingegnere, nonché attuale consulente dell’assessore regionale all’urbanistica, Cristiano Erriu (faddiano di ferro).

Proprio per l’area Fadda, in pole per la presidenza ci sarebbe in tal caso Rosanna Laconi, sindaco di Dolianova. In quota Sanna, la scelta ricadrebbe sulla lettiana Anna Paola Loi, assessore agli Affari generali e al Personale a Cagliari. Invece: nel caso in cui il posto venisse assegnato alla componente del segretario uscente, Silvio Lai (comunque vicinissimo a Cabras), la designata sarebbe Dolores Lai, cugina dell’ex leader e consulente del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Infine: con l’accordo Soru-Castangia, davanti a tutte, per gradimento, c’è Laura Pisano, componente della segreteria uscente.

Tra oggi e sabato mattina è programmata ancora qualche riunione. Piccoli pre-vertici che segneranno la rotta a Sanluri. Di certo, la nomina del presidente è la prima incombenza che dovrà sbrigare l’assemblea. E da lì si capirà se la maggioranza del Pd salderà almeno una prima frattura interna o si proseguirà con lo spacchettamento in tre grandi anime.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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