Pd, la segreteria di Soru è operativa. Solo la corrente Angioni fa melina

La segretaria regionale del Pd è operativa: adesso sono in otto. Ecco i nomi. E dalla Direzione di Oristano il partito esce compatto.

Il tatticismo di una parte della minoranza impedisce a Renato Soru di fare bottino pieno, cioè ottenere gli ultimi due nomi che mancano per completare la segreteria regionale da dieci. E come previsto già da ieri, è stata la corrente di Ignazio Angioni a fare melina. Ma a Oristano, Soru incassa il primo risultato sperato: è ufficialmente operativa la squadra che affiancherà il leader-europarlamentare. Non solo: il partito esce compatto dalla Direzione convocata oggi dopo la pausa natalizia.

Dunque, a Oristano va come deve andare. Soru convince i democratici sardi a lavorare per l’unità. Dagli alleati ecco i tre nomi che Soru aveva già chiesto nella Direzione del 13 dicembre: l’area di Antonello Cabras ha indicato Romina Mura e Carlo Careddu, mentre quella di Paolo Fadda ha scelto Giuseppe Frau. Accordo chiuso pure con la componente di Thomas Castangia, una delle due che formano la minoranza: l’incarico va a Francesca Fantato.

A questo punto la nuova segreteria del Pd sardo è legittimata anche dallo Statuto a prendere decisioni, visto che basterebbero cinque nomi. La rosa attuale è da otto, considerando i soriani già indicati il 13 dicembre. Cioè Barbara Argiolas (Organizzazione ed eventi), Luca Clemente (Organizzazione dei circoli e comunicazione), Mauro Coni (Trasporti) e Andrea Murgia (Fondi europei).

La Mura, deputato e sindaco di Sadali, dovrebbe diventare la titolare degli Enti locali. Ovvero, la gestione degli accordi pre-elettorali quando i Comuni sardi vanno al voto. E pure questo si sapeva da ieri, sebbene manchi ancora l’ufficialità. Il faddiano Frau, medico originario di Desulo, potrebbe prendere in mano la delega della Sanità. La Fantato, consigliere comunale a Sassari, è in pole per gestire l’Istruzione, i Diritti e le Pari opportunità. Nessuna indiscrezione sul ruolo di Careddu, assessore all’Urbanistica a Olbia, lì dove l’ex segretaria cittadina Angela Corda gli aveva impedito di votare al rinnovo del circolo perché tesserato online. Oggi per lui il riscatto con l’assegnazione di una delega nel partito regionale.

Soru l’ha ribadito all’apertura dei lavori: “Il mio invito è quello a metterci in gioco per costruire un Pd protagonista che sappia svolgere il ruolo dell’intellettuale collettivo a disposizione della Sardegna e dei sardi”. E ancora: “C’è bisogno di tutti e di ogni sensibilità per definire i temi alla base dei compiti che il Pd vorrà darsi nei prossimi anni”.

La mossa dell’area Angioni in qualche modo ha “macchiato” l’armonia di Oristano, ma era ampiamente prevista. Il rifiuto di indicare i due nomi per la segreteria è legato a una questione di prestigio. La componente del senatore, che ha già la presidenza con Anna Rita Mele, vorrebbe la delega agli Enti locali, tradizionalmente la più importante nel Pd. Ma la corrente Cabras è in vantaggio. Tuttavia le parole di Angioni sono state di massima apertura verso la linea del segretario, stonando in qualche modo con la decisione finale di non entrare ancora in segreteria.

Angioni ha detto: “Siamo disponibili a un confronto politico-programmatico costante con la segreteria. Questo di fatto apre già ad una gestione unitaria”. E poi: “Non ho mai pensato alla possibilità di opposizioni interne, credo che il tempo aiuterà a portare a maturazione il processo di integrazione e collaborazione all’interno del partito”.

Castangia ha proposto a Soru “una sintesi finale sul percorso di ricognizione avviato dal segretario” attraverso le tappe nei territori. Il leader democratico ha raccolto l’invito, annunciando di voler terminare “gli incontri coi circoli entro il mese di gennaio”. E proprio il 23 e il 24 ci sarà una due giorni programmatica. Vanno ancora fissati luogo e orario, ma “saranno aperti cinque o sei tavoli tematici per elaborare una base di confronto su cui lavorare nei prossimi mesi”. Discussione avviata pure sulla Finanziaria 2015: l’ha illustrata Franco Sabatini, il democratico che in Consiglio regionale è presidente della commissione Bilancio.

Tramonta definitivamente la possibilità che il Pd dell’era Soru abbia un vicesegretario: nell’ottica di un partito più snello, la segreteria nella sua totalità sarà il braccio destro del leader.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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