Il Pd cerca l’erede di Lai. Ma soprattutto un accordo unitario. Oggi un vertice

Giornata di incontri giovedì 12 settembre nella sede di in via Emilia, a Cagliari, fra i vari esponenti del Partito democratico sardo, in vista delle primarie del 26 ottobre per la scelta del nuovo segretario regionale. Al momento tutto ruota attorno a quella che sembra la candidatura più autorevole, quella dell’europarlamentare ed ex presidente della Regione, Renato Soru. Ufficialmente l’ex governatore non è ancora in campo, ma il suo nome sta raccogliendo diversi consensi trasversali, sebbene non manchino gli oppositori che chiedono un ricambio generazionale e contestano il fatto che per Soru si tratterebbe di un doppio incarico, visto l’impegno a Strasburgo.

L’obiettivo – dice il segretario uscente Silvio Laiè quello di trovare una soluzione la più ampiamente condivisa possibile“. Il rischio, infatti, è che il prossimo segretario, se non ci sarà una visione compatta all’interno dei democratici, possa ottenere una maggioranza risicata nell’assemblea regionale dei 160 dirigenti del partito. I renziani, l’area vicina a Francesca Barracciu, e il deputato Gian Piero Scanu hanno già apertamente manifestato dubbi sulla candidatura di Soru, ma la posizione dell’area Dem non sembra tuttavia chiara. Se poi Soru dovesse convincersi a fare un passo indietro, l’ex governatore gradirebbe molto il deputato lettiano Francesco Sanna, ma anche il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Pietro Cocco che è un soriano, ma avrebbe anche il problema di esser anche sindaco di Gonnesa. Per ora non si esclude nemmeno il fatto che l’europarlamentare accetti di sostenere un uomo dell’area di Antonello Cabras e in corsa ci sono i deputati Emanuele Cani e Romina Mura, anche anche il consigliere regionale Valter Piscedda (sindaco di Elmas) e il capogruppo Pd a Carbonia Pietro Morittu, fedelissimo di Lai, a sua volta in asse con Cabras.

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