Patto per la Sardegna, la ministra Lezzi a Cagliari: “Fondi per l’Isola garantiti”

“Io non voglio togliere nulla alla Sardegna: son venuta qui per aiutare e sostenere la Regione qualora ce ne fosse bisogno. Se ci sono dei nodi per scioglierli e, dove ci sono soldi, farli arrivare ai cittadini sardi”. Così la ministra per il Sud Barbara Lezzi ha risposto ai cronisti sul futuro del Patto per la Sardegna a margine di un incontro con la Giunta regionale per fare il punto sulla spendita dei fondi Ue. “Sono stati sollevati aspetti critici su mancate risposte da parte di Anas e Rete ferroviaria che bloccherebbero alcuni progetti e mi sono impegnata a cercare un dialogo con gli amministratori per accelerare questi progetti”, ha spiegato. Sul metano, “il governo ha una posizione diversa, ma io non entro nel merito dei progetti, nel caso del metano è competente il Mise”.

“Siamo soddisfatti, stiamo spendendo i fondi Ue come previsto e con un ritmo che ci mette al riparo da qualsiasi rischio di perdita di risorse”. Così Francesco Pigliaru, governatore della Sardegna, dopo il vertice con la ministra per il Sud. Secondo i dati presentati alla ministra, fra le regioni del Sud la Sardegna risulta essere la più virtuosa nella capacità di spesa: entro il prossimo 31 dicembre dovranno essere spesi dalla regione 147 milioni per l’N+3, cioè l’obiettivo obbligatorio (pena la perdita della parte dei fondi non spesi), che diventano 185 se invece si punta a un obiettivo che fa scattare un meccanismo di premialità. Ed è proprio a questo che punta la Sardegna. Una prima verifica della spesa del Fesr era stata fatta a luglio scorso durante il comitato di sorveglianza con il relatore della Commissione europea che, in quell’occasione, aveva espresso apprezzamento per il lavoro fatto.

“È stata una riunione utile – ha detto il presidente Pigliaru al termine dell’incontro – in cui sono emersi molti punti positivi. È stato certificato che la Sardegna sta spendendo nei tempi giusti le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione e quelle dei Fondi europei, e questo significa innanzitutto che non siamo a rischio di disimpegno e poi che stiamo utilizzando risorse importanti per interventi di cui la Sardegna ha concreto bisogno, dalle scuole al rischio idrogeologico sino alla ricerca. Naturalmente ci sono delle criticità e la ministra Lezzi è stata molto disponibile a ragionare insieme a noi su come si possono sbloccare le cose che stanno procedendo meno bene indipendentemente dalla nostra volontà. Il primo esempio è l’ANAS – ha spiegato il Presidente –, con cui abbiamo problemi importanti e da cui ci aspettiamo tempi ben più rapidi su progettazione e aperture dei cantieri. Altro tema fondamentale è la ferrovia, su cui è necessario e urgente accelerare la spendita dei quasi 400 milioni programmati nel Patto, necessari per tagliare finalmente i tempi di percorrenza tra Cagliari, Sassari e Olbia, oggi del tutto inaccettabili. Infine il problema energia. Nel Patto c’è l’impegno chiaro che lo Stato italiano ha preso con la Sardegna: portare finalmente il metano all’unica regione italiana che non ce l’ha. E abbiamo sottolineato il fatto che vogliamo complete rassicurazioni che il progetto per cui abbiamo lavorato così tanto arrivi nei tempi previsti – ha concluso Francesco Pigliaru – per far risparmiare alle imprese e alle famiglie della Sardegna 400 milioni l’anno. Non possiamo più aspettare”.

“Ci stiamo impegnando molto per centrare gli obiettivi fissati dall’Europa, che per la prima volta ha istituito una verifica ufficiale di metà percorso con penalizzazioni e premialità per monitorare meglio l’andamento della spesa. Questa novità dei controlli in itinere – ha detto l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci – è un ulteriore stimolo a lavorare rapidamente, e siamo ottimisti rispetto al raggiungimento degli obiettivi di dicembre. Certo la celerità nella spesa dei fondi europei non riguarda solo la Regione, ma coinvolge molte altre istituzioni a cui è stata delegata l’attuazione, dunque Comuni, Unioni di Comuni, Agenzie, Arst, Abbanoa, ed è indispensabile la collaborazione fra tutti per raggiungere risultati validi. E’ poi importante dire chiaramente che ci muoviamo all’interno di un sistema nazionale farraginoso e complesso, gravato da procedure molto stringenti. Quindi – sottolinea l’assessore della Programmazione – per riuscire a spendere tutto è necessario che prima di tutto il sistema Italia venga radicalmente semplificato”.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share