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Patto per la Sardegna, contratto con Anas: due miliardi per le infrastrutture

Il Patto per la Sardegna e il contratto di programma di Anas portano in dote per le infrastrutture oltre 2 miliardi di euro tra 557,9 milioni dal Fondo di Sviluppo e Coesione, 512 milioni dalla cabina di regia e oltre 931 mln sulle infrastrutture viarie con fondi del contratto Anas. Il dettaglio degli interventi è stato illustrato dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda. Tra le opere principali che verranno appaltate e che vengono inserite nel lungo elenco di interventi da attuale e per le quali sono già incorso o terminate le progettazioni, si trovano la messa in sicurezza della parte nord della Statale 131, dal bivio per la Sassari-Olbia sino a Sassari (300 milioni), l’eliminazione degli incroci a raso sulla Statale 554 (110 mln), il completamento della Statale 195 “Sulcitana”(30 mln) ma anche i 50 mln per i porti turistici, gli oltre 90 mln per la messa in sicurezza delle 50 dighe regionali e i 59 mln per interconnettere i sistemi idrici del Tirso e Flumendosa e combattere le crisi idriche. “Questo patto ha un’importanza di legislatura perchè è uno dei passaggi fondamentali per la Sardegna – ha spiegato il governatore – nel Patto c’è una parte più ordinaria, composta dai fondi Fsc, e una più straordinaria per la riduzione del gap infrastrutturale della Sardegna rispetto al resto del Continente e del mezzogiorno. Oggi stiamo parlando di queste risorse aggiuntive per dare una segnale chiaro e forte per una storica inversione di tendenza”. Secondo l’assessore Maninchedda, “non stiamo smontando tutto quello che ha fatto chi ci ha preceduto. Fino ad oggi noi abbiamo pagato un po’ di ritardi precedenti ma ci siamo allineati. Non abbiamo responsabilità sul non speso, ma – osserva Maninchedda – abbiamo molta progettazione nel cassetto: l’unico collo di bottiglia potrebbe essere il percorso burocratico autorizzativo”.

Pittalis (Fi): “Annuncio bluff sulle risorse”

“La bulimia mediatica di Pigliaru lo porta ad un’involontaria conferma delle nostra opinione: con Renzi ha firmato un patto con risorse che già erano della Sardegna. Le altre sono solo il solito annuncio-bluff del presidente del Consiglio, secondo un cliché collaudato e sconfessato perfino da un governatore di centro-sinistra, come Michele Emiliano”. Lo afferma Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia-Sardegna, commentando la presentazione odierna del presidente della Regione sulle risorse per le infrastrutture all’interno del Patto per la Sardegna.

“Se esiste uno straccio di atto da cui derivi un solo euro in più per la nostra isola, e parliamo di documenti che abbiano un minimo di efficacia sul piano giuridico e concreto non di slide, invitiamo il presidente della Regione a mostrarlo – attacca l’esponente dell’opposizione -. Al momento ci risultano solo i tagli che, tra accantonamenti, sforbiciate di risorse del Piano Azione e Coesione e altre sforbiciate ammontano a 1 miliardo di euro. Ci risulta anche un altro patto, l’accordo patacca firmato nel 2014 con Padoan, spacciato come svolta epocale e finito nel nulla solo pochi mesi dopo. Peraltro – osserva Pittalis – non si spiega come, se ci sono tutti questi soldi in più, la Giunta regionale abbia indebitato i sardi con un mutuo da 700 milioni di euro. Ecco perché rinnoviamo l’invito al presidente della Regione a riferire in Consiglio regionale sui reali contenuti dell’accordo siglato con Renzi e di farlo quanto prima”.

Dedoni (Riformatori): “Risorse inesistenti”

“Appare del tutto immotivata l’enfasi che la Giunta Pigliaru sta mettendo in campo nel pubblicizzare il Patto per la Sardegna siglato con il capo del Governo. Tra risorse inesistenti, stanziamenti duplicati e tanta aria fritta, i veri numeri dell’accordo sono ancora tutti da dimostrare”. Lo sostiene il capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, in merito al Patto siglato dalla Regione e dal Governo. “Anziché far partire il trenino delle conferenze stampa, che presumibilmente ci accompagneranno al ritmo di una al giorno fino all’esaurimento delle pagine del documento – prosegue Dedoni – la Giunta avrebbe fatto meglio a presentarsi in Consiglio per riferire sui termini del Patto e sulle relative fonti di finanziamento, nonché per pianificare le azioni da realizzare, dal momento che la programmazione finanziaria della Regione è pur sempre materia di competenza dell’Assemblea legislativa. Dai primi annunci – attacca l’esponente dell’opposizione – ad esempio, sembra che dagli interventi in materia di lavori pubblici sia tagliata fuori la Sardegna centrale. Ci si concentra, come al solito, sui grandi poli urbani di Cagliari e Sassari, con Olbia in subordine, mentre non si fa nulla per affrontare i problemi di isolamento e ritardo di sviluppo delle zone interne”.

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