“L’8 marzo è la giornata in cui noi donne ribadiamo l’importanza di lottare per diritti di tutte noi”. Queste le parole di Alessandra Todde, prima presidente della Regione donna. “L’8 marzo ricordiamo quanto la parità sia lontana, quanto i diritti non siano scontati e quanto lavoro ci sia da fare per permettere a tutte le ragazze di realizzare i propri sogni e talenti”, ha aggiunto.
“In Sardegna il cambiamento è arrivato grazie alle donne. E alle donne voglio dedicare il mio impegno e la mia attenzione. Grazie alle tante donne che hanno scelto di candidarsi mettendoci la faccia, grazie a tutte quelle che hanno lavorato senza sosta per condividere il nostro progetto. E grazie a tutte le donne che con il loro voto hanno reso possibile ad una donna, una di loro, di poter diventare la prima presidente della regione Sardegna”, ha detto la neo-governatrice in pectore.
L’ex viceministra è partita verso l’Abruzzo a supporto del campo largo per le Regionali. “Non ha bisogno di consigli, la cosa importante è essere interprete di una coalizione, e Luciano D’Amico lo sta facendo benissimo con una coalizione allargata dove tutte le forze politiche progressiste lo sostengono, come è successo in Sardegna”, ha detto a L’aria che tira su La7. “In Sardegna non c’è stata una capo popolo – ha sottolineato Todde -, non mi sono mai sentita Mosè che si caricava sulle spalle i sardi per portarli sulla terra promessa, ho parlato alla ‘mia gente’ da sarda e lui (D’Amico, ndr) lo sta facendo, da abruzzese credibile, parlando alla sua gente”.