Oppi: “Spazio eccessivo alla Lega”. Il Carroccio: “Noi primo partito”

Alessandra Carta

di Alessandra Carta

Paganini non ripete, Giorgio Oppi sì. E così, dopo averlo detto ad Alghero, il gran capo dell’Udc ripropone anche a Cagliari, su richiesta, il suo giudizio su Mario Nieddu. “L’assessore alla Sanità manca di personalità”. Eppure non è nulla di nuovo per Oppi che con la Lega e i leghisti non si è mai preso: al leader centrista continua a stare stretta l’alleanza di Christian Solinas con il Carroccio di Matteo Salvini all’interno di quel centrodestra di cui pure lo scudo crociato è parte.

Contattato al telefono da Sardinia Post, Oppi aggiunge anche altro su Nieddu, segno che la nota stampa spedita nella tarda mattinata di oggi da Pierluigi Saiu, capogruppo delle camicie verdi in Consiglio regionale, a Oppi non ha fatto né caldo né freddo.

“L’Udc – arringa il capo dell’Udc – non ha mai nascosto che in questa legislatura alla Lega sia stato dato uno spazio rilevante ed eccessivo“. Chiuse le urne di febbraio 2019, il Carroccio chiuse all’11,40 per cento, secondo partito assoluto dietro il Pd al 13,4.7 e prima forza del centrodestra. In virtù di quelle percentuale – con Solinas arenato sin dal primo minuto (la Giunta in formato mini è stato il classico buongiorno che si vede dal mattino) -, la Lega riuscì a ottenere dal governatore tre assessorati e la presidenza del Consiglio. Una sproporzione rispetto al consenso elettorale e solo Oppi protestò da subito.

Oggi l’assetto delle urne è stato rivoluzionato dagli addii che hanno accompagnato questi tre anni di centrodestra: il gruppo della Lega è passato da otto consiglieri a sette, i sardisti da sette a undici, l’Udc da tre a sei. Ma Solinas è da un anno che promette un rimpasto sinora rimandato. Adesso il presidente della Regione sta rinviando pure il vertice di coalizione, inizialmente programmato per il 14 marzo, poi spostato al 17, di nuovo fissato per oggi, 21 marzo, e ancora fatto slittare a data da destinarsi (con le due opzioni del 23 o del 25).

Oppi resta nel perimetro della Lega e dice: “Ci accusano di essere interessati solo ai poltronifici e poi sono l’unico partito che ha la gestione di due enti (Igea e Istituto zooprofilattico, ndr), oltre i tre assessorati e la presidenza del Consiglio”. Secondo Oppi a Nieddu fa difetto pure “il decisionismo”, non solo la personalità. “Diversamente avrebbe impedito che l’Ats nominasse figure non idonee nella gestione della sanità (così ce n’è anche per Massimo Temussi che nell’Azienda per la tutela della salute era il commissario).

Non è tutto. Oppi aggiunge ancora: “L’assessore Nieddu manca quando dovrebbe essere presente. Sul concorso degli infermieri sono stati persi sei mesi, per citare un altro esempio. Lo ripeto: non accettiamo critiche da parte di coloro che sono ultimi per capacità di governo”.

Saiu oggi ha provato a mettere l’accento su una serie di considerazioni politiche. “È normale – ha scritto il capogruppo della Lega – che i toni si accendano in prossimità di un passaggio politico delicato come quello del rimpasto”. Ma “noi siamo il primo partito della coalizione e ci comporteremo come tale. Se qualcuno pensa che cadremo nel tranello di chi vuole alimentare le divisioni, si sbaglia”. Quindi la difesa di Nieddu: “Ha gestito un momento difficile come quello della pandemia con le difficoltà di un sistema sanitario causate dal centrosinistra”, cioé “pochi medici e poco personale”. Infine il passaggio sul resto dei leghisti: “Stanno facendo un buon lavoro”.

Una ricomposizione della frattura tra Oppi e Lega non è scritta nemmeno nel libro dei sogni, tanto è improbabile. Anzi: per le prossime Regionali del 2023 voci insistenti danno l’Udc e i Riformatori in corsa col centrosinistra, al momento non impegnato a cercare un vero leader alla cilena, ma interessato a salvare solo le proprie rendite di posizione.

Alessandra Carta

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