Non solo l’abito. All’asta di Sardegna Possibile anche il martello dell’Accabadora

Sono stati raccolti oltre 8mila euro all’asta di “Sardegna possibile”, organizzata per autofinanziare la campagna elettorale del movimento che vede Michela Murgia candidata governatore. Il pezzo più ambito era l’abito della scrittrice-leader, un vestito firmato dallo stilista algherese Antonio Marras e indossato dalla Murgia quando nel 2010 vinse il Premio Campiello con Accabadora. E proprio ispirandosi al libro, Luciano Melis, un artigiano sardo, ha riprodotto il martello della Accabadora, andato all’asta anche quello.

Erano le 22,30, ieri, quando il sipario è calato sulla manifestazione di ProgReS. L’abito del Campiello se l’è aggiudicato Pier Luigi Annis che ha pagato 1.250 euro. L’asta di Cagliari è andata in streaming sul sito di Sardegna possibile e ha suscitato interesse e curiosità anche tra gli internauti, tanto che diverse offerte sono arrivate via Sms. Il martello di Melis è stato il pezzo che ha incuriosito maggiormente la platea e il Popolo della Rete.martello

Tra pezzi acquistati anche un quadro di Tonino Casula, un senza titolo del 1958. E mentre a Cagliari veniva venduto il vestito di Marras, un’analoga asta, in simultanea, si è tenuta a Nuoro, dove i volontari di ProgReS hanno raccolto 4mila euro.

Per “Sardegna Possibile, quella di ieri è stata anche l’occasione per spiegare ancora il progetto di ProgReS e la rotta politica del movimento. La Murgia ha anche raccontato del viaggio a Londra, dove ha incontrato gli emigrati sardi, ma anche gli esponenti dello Scottish National Party, con i quali ha discusso di possibili accordi tra nazioni future.

“I nostri conterranei – ha detto la candidata governatrice – stanno fuori da anni e non sono tutti giovani, ci sono intere famiglie che hanno dovuto lasciare la Sardegna e che vivono lì da più di dieci anni. Tuttavia sono persone che non riconosceranno mai la loro comunità di destino in quella londinese; per loro la comunità di destino siamo noi, è la Sardegna”.

Sull’asta la Murgia ha sottolineato: “La giornata di oggi (ieri ndr) rappresenta il nostro punto di forza, anche se qualcuno potrebbe ritenere il contrario. La nostra forza oggi è riassunta dalla presenza di queste opere che sono state donate da artisti che credono nella comunità di destino. Sono altri i valori che supportano finanziariamente le campagne degli schieramenti avversari”.

La Murgia ha salutato così i partecipanti: “Il nostro territorio ci conosce; conosce i nostri volti e le nostre bandiere. Oggi cerchiamo di fare in modo che una vecchia politica muoia perché una nuova politica abbia la possibilità di nascere“.

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