C’è una frase scolpita nella memoria dei sardi. La pronunciò il governatore Ugo Cappellacci in un’ormai celebre telefonata, tra le tante intercettate nell’indagine sulla cosiddetta Loggia P3: “Il problema della Sardegna sono i sardi”. L’ha ricordata ieri Michela Murgia, candidata al governo dell’Isola per la coalizione Sardegna Possibile, intervenendo al “Teatro Garau” di Samugheo: “I sardi sono la soluzione, non il problema”, ha detto.
Durissimo l’attacco sulla prossima venuta di Berlusconi nel’Isola: “Presto arriverà in Sardegna il suo padrino, un pregiudicato che poserà la mano sulla spalla di un rinviato a giudizio”.
A Cappellacci che l’accusa di “incompetenza”, la Murgia risponde che lei, da scrittrice, mai ha sentito raccontare “storie tanto fantasiose” come quelle che racconta il governatore uscente. E snocciola una serie di dati, relativi in particolare alla questione che ha innescato lo scontro più duro, quella dei trasporti: “Se è tanto bravo, perché – domanda – l’Unione Europea gli chiede indietro quasi 11 milioni per la Flotta sarda, che si aggiungono ai 9 milioni di perdite della Saremar?”. E ancora (con riferimento anche alle “odissee aviatorie” di un amico scrittore, Marcello Fois: “Perché per andare a Bologna si deve passare per Roma?”
Ma la Murgia non risparmia il Pd, Francesco Pigliaru, la sua “progettazione integrata” (“Che – dice – non ha portato nulla”) e in particolare “i padrini” (così definisce le gerarchie del Partito democratico). La frecciata più pesante riguarda il fatto che Pigliaru non è stato in grado di evitare che tre indagati per peculato nell’indagine sui fondi fossero candidati.
All’incontro di Samugheo – nel quale sono intervenuti tre candidati nel collegio di Oristano, uno per ciascuna delle tre liste della coalizione: Valentina Magrì (Comunidades) Monica Pais (Gentes) e Pierluigi Annis (Progres) – e uno degli assessori già indicati, il sindaco di Nurachi, Filippo Scalas, ne è seguito un altro a Bosa.
Tra i temi affrontati, quello della possibile chiusura dell‘ospedale Mastino. Un’eventualità che la Murgia ha escluso. Naturalmente nel caso di un suo successo.
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