Finisce con sette mesi di anticipo la consiliatura a Monserrato: Gianni Argiolas, sindaco Pd dal 2011, è stato mandato a casa da 5 consiglieri di maggioranza che hanno bocciato il Bilancio insieme ad altri 6 esponenti dell’opposizione. Dieci i sì, compreso quello del primo cittadino messo alla porta.
È arrivato alle 12,15 il voto contrario sul documento contabile del Comune. A decidere il siluramento di Argiolas è stato intanto l’ex Pd Paolo Mereu. Poi ecco i tre Rossomori: Mario Orrù, Elena Chessa e Marco Picciau. Ancora in quota maggioranza, sindaco affondato dall’Idv Luciano Rossetti. Dal gruppo Misto, i “no” li hanno firmati Rita Mameli e Omar Marras. Per la civica “Monserrato la tua città”, il Bilancio lo ha bocciato Franco Ghiani, per i Riformatori si è messo di traverso Filippo Marras. Infine gli azzurri Piergiorgio Massidda e Tiziana Terrana.
Argiolas era al primo mandato. Quattro anni e mezzo fa vinse senza nemmeno passare dal ballottaggio. Dovevano essere cinque anni preparatori alla candidatura bis. Invece gli equilibri nel centrosinistra sono saltati, sino all’epilogo odierno. Ma non è andata meglio tra la fila dell’opposizione. Proprio lunedì, quando in Aula è cominciato il dibattito sul Bilancio, i Riformatori sono stati scaricati dalla Mameli, entrata nel gruppo Misto.
Da qui al prossimo maggio, Monserrato sarà governata da un commissario. Ma da oggi è ufficialmente cominciata la campagna elettorale in vista delle Amministrative 2016. E in Sardegna, per decidere il nuovo sindaco, si voterà anche a Cagliari e a Olbia, per citare i centri più importanti. (al. car.)