Il ministro Calenda a Portovesme: “Il progetto Matrica strategico per l’Isola”

“In Sardegna ci può essere e ci sarà uno sviluppo industriale. E lo si fa già oggi con il recupero di una serie di impianti che sono strategici non solo per la Sardegna ma per l’intera Italia, in particolare Alcoa e Eurallumina”. Ne è convinto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, intervistato dal quotidiano La Nuova Sardegna. Dopo la sua recente visita a Portovesme, nel Sulcis, il ministro ha ribadito che “l’alluminio primario è fondamentale per lo sviluppo economico della nazione e questi impianti sono strategici. Ecco perché il governo ci crede e da lungo tempo lavora perché queste realtà produttive non si perdano”.

Per la Sardegna, però, restano gap infrastrutturali storici: trasporti, costo dell’energia e delle materie prime. “Lo so benissimo – ha osservato il ministro nell’intervista – ecco perché ho firmato un decreto che abbatte i costi per le imprese energivore come mai nella storia del Paese. Questo cambierà lo scenario per chi produce in Sardegna ed eliminerà uno degli ostacoli essenziali allo sviluppo di grandi aziende strategiche”.

L’industria 4.0 può essere un modello anche per la Sardegna? “È una rivoluzione che deve essere sfruttata dall’isola, come da tutte le altre regioni italiane – ha detto Calenda – non ci sarà più la fabbrica tradizionale. L’avvento della digitalizzazione e dei processi basati sull’alta tecnologia sono la base di una nuova rivoluzione industriale. Si crea una nuova industria moderna, pulita e cresce la produttività”. Sul polo chimico di Porto Torres, il ministro ha detto: “Ho avuto incontri con l’amministratore delegato di Eni che mi ha confermato il grande interesse e il grande impegno sul progetto Matrica. Con il governatore Pigliaru ho fatto il punto anche su Porto Torres. Matrica è il futuro, è uno degli investimenti di sviluppo che sono indispensabili per l’Italia”.

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