Migranti, Cappellacci: “Pigliaru si opponga a nuovi sbarchi”. Deidda (Fdi): “Sindaci si ribellino”

“Il Governo ha disatteso tutti gli impegni, Pigliaru si opponga a nuovi sbarchi“, lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Fi-Sardegna. “Con una mozione presentata in Consiglio e respinta da una maggioranza ottusamente chiusa al dialogo Fi chiedeva di aprire un confronto urgente al fine di rivedere l’accordo siglato da Pigliaru con il Governo a luglio. L’atto invece viene rivisto nei fatti dal Governo e a condizioni peggiori per la Sardegna, ridotta a nuova Lampedusa, a muro d’Europa sul Mediterraneo”.

“Tutto questo avviene perché l’esecutivo guidato da Matteo Renzi è inconsistente sul piano internazionale – ha aggiunto Cappellacci – e tiene il Paese in uno stato di soggezione nei confronti dei partner europei. In questo modo una questione di proporzioni gigantesche viene scaricata sui comuni, sulle popolazioni, sulle forze dell’ordine e sui volontari. Questa politica è ingiusta sia nei confronti della Sardegna che nei confronti degli stessi migranti, che non sono diretti in Sardegna e che trovano nuovamente il mare tra loro e la destinazione cui sono diretti. Quella che viene contrabbandata come soluzione umanitaria è solo una scappatoia politica da parte di chi si nasconde cinicamente dietro la disperazione di queste persone”.

“Sindaci, ribellatevi a politica invasione e scarica barile Governo. È un appello rivolto ai primi cittadini della Sardegna: visto che la Regione è assente, fatevi sentire contro il Governo Renzi-Alfano, vero responsabile di questa politica scellerata che permette a navi di tutta Europa di portare nei nostri porti migliaia di immigrati recuperati a poche miglia dalle coste libiche”, lo ha detto Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.

L’Anci da tempo ha chiesto un inversione di rotta e aveva ammonito il Governo di non abbandonare i Comuni i cui primi cittadini hanno scoperto, la maggior parte delle volte a cose fatte, di dover ospitare centinaia di immigrati. Non è cambiato niente – ha aggiunto Deidda – non è stato ascoltato l’appello del sindacato di polizia Sap che da tempo denuncia che l’Ufficio immigrazione di Cagliari è al collasso: solo 15 funzionari che si devono dividere fra sbarchi e immigrati regolari. La Sardegna e l’Italia stanno diventando il più grande campo profughi d’Europa, con la libera circolazione di migliaia di persone di cui non si conosce né l’identità né la storia. Mentre in Italia si chiede la tessera pure per entrare in uno stadio, si è controllati nei conti correnti, ci sono uomini e donne senza identità, provenienti da zone di guerre e violenze, che possono rifiutarsi di farsi identificare”.

“La notizia dell’imminente arrivo a Cagliari di un migliaio di clandestini è gravissima. Il governo fermi il nuovo sbarco e Renzi e Alfano non trasformino la Sardegna nel centro raccolta d’Europa. L’arrivo di nuovi clandestini in Sardegna, peraltro contro il loro stesso volere, significa mettere a rischio l’ordine pubblico e generare situazione di caos e disordine”, lo ha detto il consigliere regionale del Psd’Az Marcello Orrù.

“Stiamo vivendo inoltre un periodo durissimo dove tanti nostri concittadini non riescono a sbarcare il lunario, non hanno lavoro e sono costretti a chiedere il pane alla Caritas o alle parrocchie – ha aggiunto Orrù – ci sono padri di famiglia che non ce la fanno più. Anche se da qualche parte c’è chi sempre vuole chiudere gli occhi dinnanzi ai gravissimi problemi sociali c’è una verità: il territorio è alla fame. E allora come continuare questa drammatica messa in scena mascherata da una idea ipocrita di accoglienza che vede arrivare nella nostra regione migliaia di stranieri a cui viene dato vitto e alloggio in strutture dotate di ogni confort al costo di 33 euro al giorno a testa. Tale cifra avrebbe fatto comodo a tanti nostri concittadini che oggi non ce la fanno più. E’ troppo semplice accusare di intolleranza o razzismo chi protesta. E’ inaccettabile che lo Stato garantisca agli immigrati quello che non garantisce ai nostri concittadini”.

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