A Manca: “Chiudere tutte le basi. Bonifiche a carico dello Stato”. E si pensa a un referendum

Completo smantellamento di tutte le basi e i poligoni militari in Sardegna, e bonifica a spese dello Stato italiano”. Sono questi gli obiettivi categorici che A Manca pro s’indipendentzia e le altre organizzazioni che daranno vita alla manifestazione di sabato a Capo Frasca vogliono raggiungere.

Per i suoi promotori, l’evento di domani è soltanto l’inizio di un lungo percorso che comprende, in conclusione, l’interruzione di tutte le esercitazioni militari, la chiusura delle basi, la bonifica dei territori interessati (Capo Frasca, Teulada e Quirra) e la loro riconsegna alle comunità civili. Non ci sono fraintendimenti contemplati, avvertono i promotori della manifestazione, né si ammette alcun tipo di patteggiamento.

“Nei mesi successivi lavoreremo, in maniera assolutamente condivisa e nel più ampio spirito collaborativo con tutte le forze che vogliono perseguire tali obiettivi, per organizzare una grande manifestazione in cui il Popolo Sardo chiederà la definitiva chiusura di ogni poligono nel suo territorio nazionale”. Le organizzazioni prenderanno in considerazione diverse forme di lotta pacifica e non escludono la possibilità di un referendum consultivo che possa coinvolgere direttamente tutti i cittadini della Sardegna.

 

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