Ma davvero Berlusconi ha “benedetto” Cappellacci? Nel Pdl sardo tornano i veleni

Ma nell’incontro di Villa Certosa, Berlusconi ha veramente investito Ugo Cappellacci del ruolo di candidato governatore per il centrodestra alle prossime elezioni regionali? Non tutto il Pdl sardo ne è convinto. Anzi Mario Diana – leader della nuova formazione “Sardegna già domani”, ma saldamente legato al Pdl si cui è stato anche capogruppo alla Regione – con una dichiarazione a l’Unione sarda ha avanzato il dubbio che non solo l’investitura non sia avvenuta , ma che il Cavaliere non ci pensi proprio. E ha colto l’occasione per lanciare una frecciata velenosa al coordinatore regionale Settimo Nizzi.

Questi, fedelissimo di Berlusconi, non è stato ricevuto l’altro ieri in quella Villa Certosa dove si riteneva di casa, se non altro perché – è un medico ortopedico – prestò le sue cure alla madre di Berlusconi. C’è rimasto malissimo, e tace. Secondo Diana, se veramente Berlusconi ha investito Cappellacci in sua assenza, Nizzi dovrebbe dimettersi.

Il governatore – che assieme a Berlusconi sarebbe l’unico titolato a risolvere il mistero dell’investitura – non ha aggiunto ulteriori dettagli sull’incontro. Ha detto cose vaghe attorno alla costante attenzione di Berlusconi verso la Sardegna, e ha ricordato che il suo legame col grande capo è di lunghissima data: risale, infatti, al “lontano 1980”. Cappellacci è nato nel 1960. Era quindi poco più che un ragazzo quando ebbe modo, per via del padre che ne era il commercialista, di conoscere il Cavaliere.

In questo gioco di coltelli e di veleni, i Riformatori, attraverso Michele Cossa, insistono con la loro proposta in controtendenza: utilizzare lo strumento delle Primarie per designare il candidato governatore del centrodestra. Una pura provocazione politica. Perché nel Pdl e dintorni nessuno mette in discussione che la scelta spetta a Silvio Berlusconi.

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