Un colloquio di tre ore a Villa Certosa. Da una parte Silvio Berlusconi e dall’altra il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci (giunto in Gallura per occuparsi di varie questioni, compresa quella della nomina dell’Autorità portuale di Olbia). Alla fine nessuna nota ufficiale. Ma indiscrezioni – riportate da l’Unione sarda oggi in edicola, dicono che l’ex premier avrebbe confermato a Cappellacci la sua fiducia e il suo sostegno. Questo, in parole povere, significa che l’attuale governatore correrà nuovamente per la guida della Regione e, come nel 2009, avrà alle sue spalle Berlusconi. Del resto non è un mistero che la scelta del governatore sardo è nelle mani del Cavaliere e che i dirigenti isolani del Pdl si limiteranno a prenderne atto.
In generale la riproposizione agli elettori di un governatore alla prima legislatura è scontata. Lo era meno in questa fase politica confusa e in un partito che, come il Pdl isolano, è molto cambiato negli equilibri interni dal 2009 a oggi. Il sostegno del Cavaliere in qualche modo ‘ufficializza’ la candidatura di Cappellacci e ne rilancia una campagna elettorale di fatto già avviata da mesi.
A quanto pare nell’incontro si è parlato, oltre che degli equilibri interni del Pdl, anche di questioni economiche e in particolare della zona franca che Berlusconi avrebbe detto di condividere e di voler sostenere. Secondo le solite indiscrezioni, ci sarebbe rimasto malissimo il coordinatore sardo del Pdl Settimo Nizzi: avrebbe tentato senza riuscirci di farsi ricevere dal capo supremo.
