Lunedì alle 10.30 nella sede del Pd in via Emilia a Cagliari si svolgerà il vertice del centrosinistra, primo confronto tra gli alleati della coalizione dopo le tensioni sulle primarie e il terremoto in casa Pd provocato dall’ondata di indagati, ben 33, per lo scandalo dei fondi dei gruppi consiliari della passata legislatura. Un faccia a faccia molto atteso che vedrà la partecipazione di Francesca Barracciu, la vincitrice delle primarie, candidata ufficiale per le elezioni regionali del 2014, che alcuni partiti, su tutti i Rossomori, vorrebbero fuori dai giochi proprio per il suo coinvolgimento nell’inchiesta della Procura di Cagliari sulla gestione dei fondi destinati all’attività istituzionale.
Il Pd fa quadrato attorno alla sua candidata e gli alleati, lunedì, potrebbero essere costretti a prendere atto di questa posizione intransigente, convogliare su Barracciu cercando però di incidere sui programmi. Meno probabile una rottura sul nome dell’aspirante governatrice, forte del consenso di quasi 52mila elettori. C’è poi l’incognita dell’allargamento della coalizione: è alla finestra il Partito dei sardi di Paolo Maninchedda e Franciscu Sedda, mentre non trova una convergenza unanime la possibilità di un ingresso del Psd’Az o dell’Udc, partiti lontani dal centrosinistra e “rei” di aver sostenuto la Giunta Cappellacci.