Dal turismo (o promozione varia) all’agricoltura, o meglio agli allevatori danneggiati dalla Blue Tongue. Con una semplice variazione di bilancio, il gruppo consiliare Sardegna Vera ((La Base, Psi, Upc e Idv-Verdi) propone di stanziare 35 milioni di euro togliendoli, in parte, ai capitoli di spesa di Sardegna Promozione, la partecipata regionale.
La proposta di legge sui ristori per la lingua blu, presentata dal gruppo consiliare Sardegna Vera . Secondo i consiglieri di Sv, l’enorme numero di animali morti, oltre 103 mila al 17 dicembre 2013, su 5.593 focolai attivi, “fa emergere che i 10 milioni di euro stanziati per gli indennizzi agli allevatori dalla legge regionale del settembre scorso, risultano essere insufficienti”. “Serve un coordinamento, un’unità di crisi, per affrontare l’emergenza che scatterà da qui a poche settimane – ha spiegato il capogruppo Efisio Arbau (La Base) – perché è a rischio l’intero sistema agroindustriale che trasforma il latte ovino sardo. A fronte di oltre 100 mila capi morti e centinaia di migliaia di animali infetti dello scorso anno è derivato un calo della produzione di latte nella stagione in corso superiore al 20%. Bisogna passare dalla gestione dell’emergenza alla programmazione e servono idee chiare: stalle di sosta nei porti, vaccinazione tempestiva, disinfestazione aziendale e informazione puntuale”. Per Mondo Perra (Psi) “la pastorizia può essere l’economia trainante per la nostra regione, ma occorre fare opera di prevenzione e politiche su questo comparto”, mentre per Gaetano Ledda (Upc) “bisogna prevenire quello che può accadere tra qualche settimana”. Infine Michele Azara (Idv-Verdi) chiede che il Consiglio “prenda subito in considerazione la proposta di legge”.
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