Legge elettorale, è stallo in Aula. Ancora un rinvio, polemiche sulle soglie

Intesa tutta in salita per la riforma della legge elettorale, diventata un’urgenza visti i tempi stretti  per le elezioni Regionali, previste per il prossimo febbraio. Nonostante i contatti proseguiti anche stamattina tra i diversi schieramenti, le soglie di sbarramento rimangono i nodi da superare per trovare un accordo. La posizione è di stallo tanto che il Consiglio regionale, in programma nel pomeriggio, è stato rinviato a martedì 18 giugno.

Lo spettro da scacciare, in queste ore, è appunto quello di andare al voto nel 2014 con l’attuale legge, in mancanza di una promulgazione delle nuove regole a causa dell’eventuale richiesta di referendum confermativo da parte di 16 consiglieri regionali. Per superare l’ostacolo serve mettere d’accordo almeno 54 componenti dell’Assemblea, ma non sarà facile. Per ora rimane in pista la proposta di eliminare gli sbarramenti all’interno della coalizione (3%) e fuori da essa (5%) per le singole liste, ma di innalzare la soglia per le alleanze sino al 15%. Per qualche partito ‘minore’ però questa soluzione sarebbe “altamente incostituzionale”

LEGGI L’ARTICOLO.

“La soglia di sbarramento così come la maggioranza in Consiglio sembra orientata a definire, ci appare come un ostacolo insormontabile rispetto all’applicazione della stessa legge – spiegano Daniele Cocco (Sel) e Claudia Zuncheddu (Sardigna Libera) – Gli accordi finora raggiunti su eliminazione del listino dei nominati e su rappresentanza territoriale, con il mantenimento delle otto circoscrizioni provinciali, ci appaiono insoddisfacenti rispetto agli obiettivi che la legge regionale deve assolvere”. “Il Consiglio riscatti con un atto responsabile e lungimirante cinque anni di leggine e vari una legge elettorale rispettosa dei territori, delle culture e dei differenti orientamenti, a beneficio dell’intero edificio autonomista – esorta il presidente della provincia di Nuoro e candidato governatore alle primarie del centrosinistra, Roberto Deriu – L’Aula deve mettersi in testa che è un organo legislativo che deve fare leggi e dunque la rappresentanza dell’insieme delle correnti culturali, delle formazioni politiche, delle rappresentanze delle istanze sociali e territoriali deve essere raffigurato fedelmente nel Consiglio regionale, al di là delle considerazioni che vengono fatte sulla stabilità dei governi sulla quale si può intervenire con il premio di maggioranza”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share