Per la segnalazione certificata di inizio attività delle opere di incremento volumetrico nelle diverse zone urbanistiche e per il recupero dei sottotetti, previste nella Legge casa, arriva il silenzio-assenso che scatta al termine dei 45 giorni dalla presentazione della Scia, inizio attività, nel caso l’ufficio tecnico comunale non si esprima sulla valutazione di coerenza dell’intervento. La norma è stata inserita nel testo con un emendamento della Giunta regionale all’articolo 24, approvato ieri a tarda sera.
Mentre oggi alla ripresa della discussione in Aula è mancato per due volte il numero legale e i lavori sono stati sospesi. Con altri emendamenti è stato soppresso, inoltre, il comma 9 che prevedeva per gli incrementi volumetrici delle strutture turistico-ricettive la necessità di una preventiva valutazione della compatibilità urbanistica e paesaggistica degli interventi proposti con il contesto circostante, effettuata di concerto fra amministrazione comunale e regionale secondo le procedure da definire con una apposita deliberazione della Giunta regionale da assumere entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Inoltre la norma stabilisce che gli interventi di incrementi volumetrici sono realizzati con la segnalazione certificata di inizio attività (Scia), mentre per quelli previsti nelle strutture turistico-ricettive servirà il permesso di costruire, ma tutte le richieste sono condizionate alla positiva valutazione di coerenza data “con parere motivato dall’ufficio competente al rilascio dei titoli abilitativi”. (ANSA).
Leggi anche: Legge Casa, ostruzionismo del centrodestra: slitta il voto finale
