Michela Murgia lancia la sfida

Ormai il programma è stato presentato e la squadra è al completo.

Ormai il programma è stato presentato e la squadra è al completo: 11 assessori in caso di vittoria.  Ed è il primo passo per la campagna elettorale ufficiale  di Michela Murgia, candidata governatrice con la coalizione “Sardegna Possibile” alla competizione  regionale del prossimo 16 febbraio. Nel corso della convention inaugurale, svoltasi nel tardo pomeriggio a Cagliari, hanno assistito circa cinquecento persone, son stati infatti rivelati gli ultimi due possibili membri dell’esecutivo. Si tratta di Diego Portas Sollai, di 41 anni, di Monserrato, libero professionista, che si dovrà occupare di Lavori pubblici, mentre la (eventuale) delega ai Trasporti andrà direttamente a Michela Murgia.

Presidente-assessore. È l’ultimo colpo di scena della campagna elettorale inaugurata oggi. “Nei primi tre mesi di governo – ha detto l’assessore” ad interim Murgia – provvederò a monitorare maniacalmente le convenzioni. Ed entro sei mesi mi occuperò di ridiscutere tutte le convenzioni”. Nel mirino anche il presidente della Regione, Ugo Cappellacci: “Ha tenuto congelato – ha detto – dal 2008 il Piano dei trasporti che avrebbe garantito regole certe con i vettori ed una garanzia sulla continuità territoriale in terra, acqua e aria. Una precisa scelta politica”. Bordate anche alla gestione dei trasporti marittimi: “La Regione era assente – ha precisato Murgia – quando è stata firmata la convenzione con un armatore che ha gran parte dei suoi interessi in Sardegna. E mai ha protestato. Per sopperire la giunta cappellacci si è improvvisata armatrice. Con una flottina che ha lasciato un buco di nove milioni di euro”.

Il programma. Una legge per la semplificazione e l’innovazione nei lavori pubblici, diritto ad acqua e casa. E poi una pianificazione strategica per il turismo sostenibile entro i primi sei mesi di governo. Infine una promessa, in nome della difesa dell’ambiente che ha visto molti territori in lotta contro i progetti delle grandi industrie petrolifere: qui non si trivella più. Sono alcuni dei punti del programma presentato questo pomeriggio da Sardegna possibile nella giornata di apertura di campagna elettorale a Cagliari in vista delle regionali del 16 febbraio. Ad illustrare il piano sono stati proprio gli “assessori” della futura Giunta di Michela Murgia, candidata governatrice.

Per quanto riguarda l’agricoltura almeno quattro gli obiettivi: tutelare i produttori, protezione e sviluppo del suolo fertile contro gli speculatori, organizzazione dello studio dell’agricoltura, dare un ruolo importante ai consumatori. Per il lavoro, tra i primi punti, la diminuzione del periodo di disoccupazione tra un periodo di impiego e l’altro. Nel programma anche la formazione continua: secondo Sardegna possibile devono essere previste procedure di defiscalizzazione per le aziende che favoriscono questo processo. Start up innovative anche al centro del piano del “futuro” esecutivo. Capitolo affari generali. Temi centrali: riorganizzazione della Regione per evitare possibili “doppioni” di attività, maggiore coordinamento tra gli assessorati, valorizzazione della macchina amministrativa. Bilancio e programmazione? “Fra cinque anni – ha detto l’assessore in pectore e sindaco di Ottana Gian Paolo Marras – vorrei vedere una Sardegna che esprime tutte le sue potenzialità. Bisogna essere aggressivi con i bandi europei: far ricadere benessere sui territori. Anche gli uffici devono essere potenziati per intercettare i finanziamenti. La fabbrica del futuro che ci aspetta? Occorrono idee e innovazione”. Per gli Enti locali una delle priorità riguarda la necessità di “ricucire gli strappi” tra comunità e Regione. Primo impegno: una visita immediata a tutte le Unioni dei comuni.

L’industria del futuro: un pensiero a chi ha perso il lavoro in questi anni e la promessa (dell’assessore in pectore) di un impegno per l’innovazione a scapito di impieghi superati dalla modernità. Progetto a lungo termine: la strategia è quella di partire dalla situazione attuale (con la bonifica delle aree) per poi provare la strada dell’innovazione. Ad esempio nell’energia da esportazione.

Una legge quadro sulla scuola per combattere la dispersione e la fuga dalle aule. E l’insegnamento del sardo. “Non imparare la propria lingua – ha detto Michela Murgia illustrando il programma della coalizione Sardegna possibile – è un impoverimento. Chi cresce conoscendo due lingue è in grado poi di impararne tre o quattro”. Niente tagli sulla cultura, anche in tempi di crisi. “Assurdo – ha denunciato la scrittrice candidata presidente – smettere di investire in questo campo. La Sardegna, anche per il settore universitario, deve invertire la tendenza. E cioè attrarre studenti dalle altre parti del mondo”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share