La morte di Oppi, le reazioni della politica. Da Biancareddu a Solinas, omaggio al leader

“Perdo un amico, un confidente, perdo un maestro”. Arriva dall’Udc, e non poteva essere diversamente, il primo messaggio di commiato per Giorgio Oppi, il leader dell’Udc morto oggi all’ospedale Brotzu di Cagliari. A parlare è Andrea Biancareddu, l’assessore regionale alla Cultura che nel partito da tempo è l’uomo più vicino a Oppi. “A Giorgio devo moltissimo, abbiamo fatto tanta strada insieme accompagnati sempre dalla sua lealtà e dal suo amore per la politica, ciò che ne hanno fatto di lui uno dei più rispettati leader della Sardegna, uno dei più grandi”.

Dall’Ufficio stampa della Regione, questo il comunicato diffuso. “Profondo cordoglio, dolore e tristezza. Con questi sentimenti il presidente della Regione, Christian Solinas, ha appreso la notizia della scomparsa del leader dell’Udc Giorgio Oppi. Un uomo al quale mi legava un’antica, profonda amicizia, un interlocutore e un alleato leale, autorevole, di grandissima esperienza, alla quale, fin dai miei primi passi nella politica, ho guardato con stima e amicizia, dice il Presidente. La Sardegna intera, non solo il mondo politico, oggi perde una figura centrale, straordinario esperto delle Istituzioni, che mancherà e resterà nel ricordo di tutti. Il suo impegno costante nelle più grandi battaglie dell’Isola resta un ricordo vivo, una traccia indelebile del suo operato”.

“Con la scomparsa del collega ed amico Giorgio Oppi si crea un enorme vuoto nella politica isolana. L’onorevole Oppi non era solo il decano dell’Assemblea ma era espressione di quella politica tradizionale fatta di rapporti umani, anche accesi, e caratterizzata da grande passione. Raffinato conoscitore del Regolamento e dei percorsi consiliari mancherà a noi tutti”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, dopo aver appreso la notizia della morte del leader dell’Udc. “Ci ha lasciato un uomo che ha dedicato alla politica gran parte della sua vita, con impeto e determinazione – ha aggiunto -. Ci mancheranno la sua esperienza, i suoi consigli anche, a volte, espressi in modo ruvido ma sempre frutto della sua grande competenza, la sua costante presenza in Consiglio, il suo ‘bacchettare’ i colleghi durante gli interventi in aula, i suoi aneddoti divertenti su personaggi da lui ‘incrociati’ nel suo cammino”.

“Con Giorgio Oppi scompare un pilastro nella storia dei valori democratico-cristiani, un punto di riferimento per la nostra famiglia politica, una personalità che amava fare politica nel territorio più di qualsiasi altra cosa tanto che, nel 2009, si dimise da deputato quando venne eletto in Consiglio regionale”. Così, in una nota, il ricordo del segretario nazionale Udc, Lorenzo Cesa. “Perdiamo un esempio straordinario di chi ha concepito la politica, durante tutta la sua vita, sempre al servizio del bene comune. Esprimo a nome di tutta L’Udc le mie più sentite e affettuose condoglianze alla moglie Graziella, alla famiglia e agli amici dell’Udc Sardegna”.

“Ho avuto modo di conoscerlo bene durante le mie esperienze da coordinatore regionale della Lega: in lui ho trovato un alleato autorevole, col quale ci sono stati confronti e anche scontri, ma che aveva sempre nel cuore la sua Isola, che anche grazie a lui ho imparato a conoscere meglio”. È il ricordo dell’ex dell’ex coordinatore regionale della Lega, Eugenio Zoffili.

“Con la scomparsa di Giorgio Oppi l’Udc e tutta la politica sarda perdono un punto di riferimento essenziale e insostituibile che ha fatto dell’amore per la propria terra, della lealtà, dell’attenzione per i più deboli gli elementi caratterizzanti del suo impegno politico – sottolinea in una nota Lo scrive, in una nota, Gianfilippo Sechi, capogruppo Udc-Sardegna al Centro in Consiglio regionale -. Mancherà a tutti noi la sua profonda intelligenza, la sua capacità di mediazione, la sua forza e la sua determinazione nel risolvere i problemi e nel raggiungere gli obiettivi. Un gigante buono della politica, ultimo grande esponente della Democrazia Cristiana che lascia ora un vuoto difficilmente colmabile ma anche il prezioso dono dei suoi insegnamenti”.

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