La guerra nel Psd’Az passa dal Comune di Cagliari: Solinas dietro le quinte, i retroscena

Alessandra Carta

Il Psd’Az è in guerra. Non solo contro la Lega di Matteo Salvini per le candidature alle Politiche del 25 settembre (sebbene il presidente Christian Solinas abbia deciso di ingoiare il rospo) ma anche al proprio interno. L’ultimo fronte di scontro aperto passa dal Comune di Cagliari ed è un piatto ricchissimo di retroscena e colpi bassi gustosi (analizzati da fuori).

La punta dell’iceberg si è vista ieri in Consiglio comunale, dove è scattata la sospensione della seduta per l’assenza del numero legale. A uscire dall’Aula sono stati gli ormai ex Udc di Palazzo Bacaredda, un quartetto formato da Aurelio Lai, Roberta Perra, Marcello Piras e Antonello Angioni. A inizio legislatura militavano in partiti diversi. L’unico eletto con lo scudo crociato è stato Lai. La Perra, invece, arriva dalla Lega, Piras dai Riformatori e Angioni da Sardegna 20venti.

Il gruppo Udc in Aula venne pensato per fare pressing sul sindaco Paolo Truzzu e spingerlo ad aprire la Giunta comunale anche ai centristi. Obiettivo raggiunto a novembre del 2021, quando il coordinatore della provincia di Cagliari, Andrea Floris, venne nominato assessore allo Sport. A marzo 2022 un altro mal di pancia, sempre con lo stesso schema: uscita dall’Aula, numero legale tolto alla maggioranza di centrodestra e richieste avanzate come il cambio dei presidente nelle commissario consiliari (qui tutte le rivendicazioni di inizio anno in un approfondimento di Sardinia Post).

Con la morte di Giorgio Oppi, lo scorso 26 luglio, il presidente della Regione ha cominciato a fare manovre sotto traccia per togliere linfa proprio al partito di Oppi. Ed ecco che i quattro Udc si sono inventati una nuova collocazione politica con nome di ‘Progetto per Cagliari, Solinas presidente‘, primo tassello di un mosaico che ieri ha conosciuto altre sorprese.

Il legame del quartetto ex centrista vale un pezzo della guerra Psd’Az perché Lai, Perra, Piras e Angioni sono usciti proprio quando era in discussione una mozione dei Quattro Mori, presentata dai consiglieri Marcello Polastri e Loredana Lai, moglie di Maurizio Porcelli, l’ex azzurro che è in Regione è stato nominato nell’Ufficio di gabinetto di Solinas.

Quindi: i quattro ex Udc che ieri hanno fatto mancare il numero legale in Consiglio comunale a Cagliari lo hanno fatto mentre era in discussione una proposta operativa (sulle teste mozzate ad alcune statue) firmata dai due rappresentanti del partito di Solinas.

Non potendo arrivare lo psicologi in Municipio, ecco che Radio Politica aiuta a capire cosa c’è di perverso in queste bizzarre strategie. La risposta è presto trovata: il gruppo dei quattro ex Udc risponde al consigliere regionale Nanni Lancioni, fedelissimo di Solinas e che, dicono ancora voci di Palazzo, resta in rotta di collisione con l’assessore Gianni Chessa, titolare della delega al Turismo, quella stessa che da mesi e mesi Lancioni vorrebbe prendere in mano.

A parte il posto in Giunta, sempre stando alle indiscrezioni arrivate dai piani che contano, Lancioni si sta lamentando con gli amici perché Chessa si starebbe impegnando poco per cercare voti. Il consigliere regionale è infatti candidato per un posto a Montecitorio, è secondo in lista nel collegio proporzionale dietro Lina Lunese.

Tutto torna perché i quattro ribelli dell’Udc, contestualmente all’uscita dall’Aula ieri, hanno deciso di rivendicare due assessorati in Comune a Cagliari: uno è quello di Floris, e questo ci può stare visto che il coordinatore dell’Udc provinciale non ha più il sostegno del gruppo. Ma l’altra casella della Giunta Truzzu che i quattro di ‘Progetto per Cagliari, Solinas presidente’ vogliono portare via è quella dei Lavori pubblici. In sella c’è Gabriella Deidda, fedelissima di Chessa.

Non è tutto: da Radio Politica fanno sapere che non può dormire sonni tranquilli nemmeno Alessandro Sorgia, l’assessore del Psd’Az che venne indicato alle Attività produttive e al Turismo anche in virtù di una amicizia stretta con Christian Stevelli, consulente di Solinas in Regione. Ma adesso i rapporti tra i due pare siano più freddi, di qui l’ipotesi che Sorgia non sia più funzionale al disegno di una parte dei Quattro Mori, perché considerato meno fedele di prima.

Cosa si deve aspettare Truzzu, è presto per dirlo. Negli equilibri politici del centrodestra conterà moltissimo il risultato delle Politiche del 25 settembre: se Lega e Psd’Az usciranno ridimensionati dalle urne sarde (anche nel Carroccio si sono pesantissimi malumori culminati con le dimissioni dell’assessorei ai Trasporti, Giorgio Todde), è difficile immaginare grandi scossoni. Ma siccome alla fine della legislatura manca poco più di un anno, non si possono escludere mosse quasi isteriche nel tentativo di preservare quel poco di potere ancora disponibile.

Di certo nel centrodestra butta malissimo, almeno sul fronte della concordia. Il carro di Giorgia Meloni, data vincente nei sondaggi, è un bocconcino ghiotto. Ma la sensazione è che tutti non potranno salirci. Di qui anche il gioco a distruggere di cui si rilevano tracce evidenti dentro e fuori la Regione.

Alessandra Carta

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