La giunta postuma, Cappellacci ritira 15 delibere sulle 16 all’ordine del giorno

Ugo Cappellacci raccoglie l’invito-monito di Francesco Pigliaru e mantiene il basso profilo: nella giunta postuma convocata oggi alle 12 e cominciata mezz’ora più tardi, il governatore sconfitto ha ritirato 15 delle 16 delibere all’ordine del giorno. Perché solo una è risultata urgente. Ma in tutto sono stati approvati 5 provvedimenti, altrettanto improcrastinabili, di cui 4 arrivati dall’Ufficio legale e uno dall’assessorato al Turismo.

Dunque, l’appello del nuovo presidente della Regione ha funzionato. Cappellacci non ha forzato la mano nella riunione di Giunta odierna, scegliendo di approvare solo il primo punto all’ordine del giorno, ovvero la costituzione in giudizio davanti al Tar per un ricorso presentato dal Comune di Arzachena contro la Regione. Per il resto nessun voto su Sanità, Ambiente, Affari generali e Trasporti che erano gli altri 15 punti in esame.

Giustificati dall’urgenza, sono passati anche altri tre provvedimenti a carattere giudiziario, sempre relativi a ricorsi presentati contro la Regione. In più è stata approvato il rendiconto consuntivo dell’Agenzia ‘Sardegna promozione’.

Dall’Ufficio stampa spiegano: “I 15 punti che non sono stati esaminati facevano parte di un vecchio ordine del giorno e la presidenza non ne ha ravvisato l’urgenza”. Di certo, Cappellacci oggi non ha fatto alcun discorso di commiato e questo fa pensare che il governatore uscente possa convocare una nuova seduta. Ma “ciò – spiegano ancora dalla Regione – avverrà solo nel caso di provvedimenti indifferibili”.

Ieri, anche il segretario del Pd, Silvio Lai, aveva preso posizione sulla riunione odierna, invitando Cappellacci a limitarsi “all’ordinaria amministrazione, per evitare che la Giunta subentrante si trovi costretta ad annullare le delibere approvate fuori tempo massimo”. Ma il leader dei democratici è tornato sull’argomento anche oggi. In una nota scrive: “Su una emittente televisiva regionale, un esponente della Giunta uscente ha accusato di gravi scorrettezze l’Esecutivo presieduto nel 2009 da Carlo Mannoni, per tentare di difendere le azioni inqualificabili e ingiustificabili da ultimi giorni di regime. Furono due atti dovuti e improcrastinabili e l’ordine del giorno era di due soli punti e non di 7 pagine, come quello della riunione di oggi”.

Lai fa riferimento a due delibere già citate da Sardinia Post. “La prima riguardava lo scioglimento del consiglio comunale di San Gavino Monreale, per il quale l’ufficio legale della Regione si era espresso il giorno prima riconoscendo l’obbligatorietà per la Regione, del provvedimento di scioglimento. La seconda era la nomina del commissario straordinario dell’Ersu per il solo tempo necessario alla ricostituzione del Cda e comunque per un periodo non superiore a sei mesi. Dunque nessuna scorrettezza né grave né lieve, al contrario degli imbrogli di queste settimane”. Lai chiede cosi: “Confermiamo che sarà nostro preciso impegno vigilare su tutte le recenti scorrerie della giunta Cappellacci su Asl, enti e agenzie”. (al. car.)

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