Nuova visita ieri sera del presidente della Regione Francesco Pigliaru alla procura delle Repubblica di Cagliari. Si è trattato, secondo quanto si è appreso, di un seguito dell’interrogatorio che si era svolto la settimana scorsa quando il pubblico ministero Andrea Massidda aveva convocato il governatore per sentirlo come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sulla fidejussione accordata dal Banco di Sardegna a Tiscali. Indagine senza ipotesi di reato, né indagati che ha lo scopo di accertare se ci sia qualche relazione tra la concessione della fidejussione e la nomina ad assessore alla Sanità di Luigi Arru, fratello di Antonello, presidente dell’istituto di credito. E anche tra la ristrutturazione del debito che l’azienda cagliaritana aveva nei confronti del Banco.
La visita di Pigliaru al sesto piano del Palazzo di giustizia è durata mezz’ora. Ed è stato lo stesso governatore a chiedere il nuovo colloquio, probabilmente per integrare alcune delle dichiarazioni fatte venerdì scorso nella prima parte dell’interrogatorio. In precedenza (il 23 febbraio) nell’ambito della stessa inchiesta erano stati ascoltati come testimoni il presidente della Fondazione del Banco di Sardegna Antonello Cabras, il segretario generale, Giacomo Spissu, e il responsabile legale dell’area cagliaritana, Franco Carta.