Cappellacci e l’Irap: “Beffati dal Governo”. Voci di dimissioni. Oggi la giunta a Roma

Dietrofront dell’esecutivo Letta: la fiscalità di vantaggio e il taglio del 70% dell’Irap per le imprese sarde sono sparite dalla Legge di stabilità.

Dietrofront del governo Letta: la fiscalità di vantaggio e il taglio del 70% dell’Irap per le imprese sarde sono sparite dalla Legge di stabilità. Solo tre giorni fa il governatore Ugo Cappellacci parlava di “vittoria storica”, ma l’esecutivo nazionale avrebbe cancellato il provvedimento dal documento finanziario, scatenando l’ira della giunta regionale. Domani Cappellacci e gli assessori saranno a Roma, per una riunione straordinaria di giunta nella Capitale e non escludono “iniziative eclatanti”, dimissioni comprese.

Il via libera alla fiscalità di vantaggio era arrivato con la Legge di stabilità, con cui in sostanza si accordava la modifica dell’articolo 10 dello Statuto. In un primo momento, in verità, il governo Letta aveva impugnato la norma per poi inserirla in Finanziaria. Oggi, come denunciato da Cappellacci, la retromarcia.

“Un atto inaccettabile e gravissimo di scorrettezza istituzionale – ha dichiarato il governatore della Sardegna – che non ha precedenti nella storia dell’Autonomia. Il Governo nazionale aveva inserito la modifica dell’articolo 10 dello Statuto nella Legge di Stabilità, ma nel passaggio tra l’ufficio di presidenza del Governo e la ragioneria il provvedimento, inserito nell’articolo 15 bis della Finanziaria nazionale, è stato cancellato. Chiediamo spiegazioni immediate al presidente Letta per questo domani terremo una Giunta straordinaria a Roma per valutare le azioni più opportune da intraprendere”.

“Avevamo portato avanti un percorso condiviso con il Governo – ha ripreso il Governatore – che dopo aver valutato che non sussistevano problemi di copertura, né tanto meno di natura tecnica, aveva dato il via libera affinché il provvedimento venisse adottato. Si tratta di una totale mancanza di lealtà nei confronti della Sardegna e dei sardi di cui qualcuno dovrà rispondere. Siamo pronti ad ogni iniziativa, anche eclatante”.

“La decisione del Governo ci lascia completamente esterrefatti – aggiunge l’assessore della Programmazione Alessandra Zedda – perché oltre al disprezzo per la Regione come istituzione, causa un gravissimo danno alle nostre imprese quantificabile in 280 milioni netti che derivavano dalla riduzione dell’Iva tra imprese ed enti locali che sarebbero servite a migliorare il nostro sistema economico”.

LEGGI LE REAZIONI POLITICHE ALL’ANNUNCIO DI CAPPELLACCI SULLA FISCALITA’ DI VANTAGGIO

 

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