Dure reazioni dei politici sardi alla cancellazione dalla Legge di stabilità dell’articolo che riguarda la fiscalità di vantaggio per la Sardegna.
Per il vicepresidente del consiglio regionale Michele Cossa (Riformatori) si tratta di un atto “inaccettabile. Il governo di Roma continua a impedire alla Sardegna di tagliare le tasse per dare fiato alla nostra disastrata economia. Già la Legge di Stabilità è modesta, ma se addirittura ci impediscono di tagliare le tasse, incluse le accise sulla benzina, a tutti i sardi, allora è meglio che questo governo se ne vada a casa”.
“La slealtà rivelata dall’esecutivo – ha affermato il deputato del Pdl Salvatore Cicu – non è accettabile in alcun modo. Soprattutto perché c’era di mezzo un percorso condiviso e partecipato con gli stessi esponenti all’Economia del Consiglio dei Ministri. E’ un’indecenza contro la quale prenderò posizione, in modo netto e forte, alla Camera dei Deputati, sostenendo a Roma le azioni previste dalla Giunta Regionale e dal Presidente Ugo Cappellacci. Dobbiamo fare tutto ciò che è possibile per restituire ai sardi e alle nostre imprese le opportunità di crescita e sviluppo che oggi il Governo sta cancellando con arroganza e ingiustizia”.