IL CASO. Pari opportunità, Chisu è ancora presidente con voto di fiducia

Quel post, uno sfogo da tastiera notturno durante il week end le era costato le dimissioni. Lei, Stefania Chisu, insegnante nuorese, 45 anni, ha ricevuto da pochi giorni la fiducia della commissione Pari opportunità. Ed è quindi ancora presidente, nonostante le polemiche e il clamore suscitato da quelle parole di condanna contro una certa categoria di donne: “Chi ha nel Dna l’essere una gran troia, rimarrà tale per sempre”, così aveva scritto. Dopo il passo indietro ufficiale, il silenzio sui social, la presidente si racconta in un’intervista su La Nuova Sardegna.

LEGGI: SOCIAL. Chisu, Pari opportunità: “Chi è troia nel Dna, lo è per sempre”

Il voto sulle sue dimissioni(chieste anche dalle componenti della Commissione) è stato pubblico, ma chi è contrario chiede un ulteriore round a scrutinio segreto. Il risultato finora è stata la conferma al suo posto: 10 su 18. Così Chisu (prima Udc, ora Sel) ora dice di poter andare avanti: “Con ancora maggior impegno nelle nostre battaglie in difesa delle donne”. Ha scoperto sulla sua pelle il meccanismo fulmineo dei social, di Facebook in particolare, e dice che “starà più attenta”. Nessun episodio personale alla base di quelle parole, assicura. Solo una considerazione generica. Si dice fiera del suo ruolo che ricopre dal 2012: “Mi batto per tutte le donne, perché abbiano le stesse opportunità degli uomini. Ma è difficile salvaguardare quelle donne che con atteggiamenti ammiccanti e provocanti alimentano certi stereotipi”. La prossima volta – chiude – chiamerà un’amica. (mo.me.)

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