Subito una richiesta di incontro al presidente della Regione e all’assessore dell’Industria ed un presidio, previsto per mercoledì, dalle 9 davanti al palazzo della Giunta regionale in viale Trento a Cagliari. Riparte così la mobilitazione delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori dell’Igea, l’azienda mineraria con sede a Iglesias e titolare delle concessioni minerarie. A rompere il silenzio e la tregua estiva sono stati i segretari regionali e provinciali di Filctem, Giacomo Migheli e Francesco Garau, Femca, Marco Nappi e Nino D’Orso, e Uiltec, Tore Sini e Mario Crò, con una articolata lettera inviata al governatore, al commissario dell’azienda e all’assessore dell’Industria per sollecitare subito la convocazione dell’incontro e ribadire la posizione riguardo alla necessità di salvare l’azienda mineraria. Partendo dalla situazione attuale della società pubblica in cui è stata attivata la “procedura di concordato preventivo in bianco”, così come riportato dalla delibera dalla Giunta del 15 luglio scorso, i rappresentanti dei lavoratori ribadiscono “che è indispensabile favorire la prosecuzione dell’attività produttiva di Igea per evitare ogni ipotesi di fallimento societario e per tutelare i diritti dei lavoratori che in tal caso perderebbero il posto”.
Non solo, nel documento i sindacati rivendicano “con determinazione dalla Regione la prosecuzione dell’attività produttiva, per cui se questo obiettivo è realmente condiviso devono essere conferiti all’Igea i lavori di bonifica, coerentemente con la ‘mission aziendale’, quindi devono essere definitivamente interrotte tutte quelle azioni che sottraggono attività di competenza di Igea, attività che rischiano di essere invece dirottate a favore delle società private”. Nella presa di posizione dei sindacati anche un passaggio sulle parole pronunciate dal governatore lo scorso 4 settembre a Buggerru sulla possibile modifica della ‘mission aziendale’ di Igea. “Ipotizzando – hanno detto i sindacalisti – che le bonifiche possano esser fatte anche da altri soggetti diversi da Igea. Per quanto ci riguarda siamo convinti che ci non ci sono prospettive future per l’Igea in mancanza delle attività di bonifica”.
