Dopo le dimissioni del commissario, Antioco Grecu, il futuro della società in house della Regione che ha il compito di curare le bonifiche delle ex miniere si fa più incerto. I dipendenti aspettano ancora gli stipendi arretrati tra i vari ultimatum lanciati dai sindacati. Ed non si fanno attendere le reazioni politiche tra accuse e fughe in avanti.
Pittalis, Forza Italia. “Le dimissioni del commissario dell’Igea sono un segnale preoccupante dell’inerzia della Giunta Pigliaru e, fatto ben più rilevante, del tradimento degli impegni assunti nei confronti dei lavoratori”. Lo ha dichiarato Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. “Si allunga così un’ombra – ha aggiunto l’esponente azzurro – sulle concrete possibilità di promuovere un piano industriale e di arrivare alle soluzioni ipotizzate. Il presidente della Regione e l’assessore all’Industria escano dalla logica degli annunci, dalle dichiarazioni alla stampa di una massima attenzione e di un impegno che restano solo vuote parole. Basta con le teorie. Per affrontare le vertenze sarde – ha concluso Pittalis – occorre un impegno quotidiano e fatto di politiche concrete”.
Arbau, La Base. “Capisco Pittalis e la sua debole polemica d’ufficio dell’oppositore professionista. Il commissario sarà sostituito con una persona determinata e di fiducia di un assessore che sta facendo l’impossibile per salvare una impresa pubblica utile e strategica”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale de La Base, Efisio Arbau, replicando alle dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia, che aveva definito preoccupanti le dimissioni del commissario dell’Igea. “Sono in campo soluzioni di lungo periodo e ce la faremo”, ha concluso Arbau.