Pigliaru cancella il Pps di Cappellacci

La Giunta regionale ha cancellato il Pps (Piano paesaggistico dei sardi) col quale la giunta di Ugo Cappellacci aveva modificato il Ppr lo scorso ottobre.

La Giunta regionale ha cancellato il Pps (Piano paesaggistico dei sardi) col quale la giunta di Ugo Cappellacci aveva modificato il Ppr lo scorso ottobre. La proposta di revoca è stata presentata dall’assessore all’Urbanistica, Cristiano Erriu. Contro il Pps è aperto anche un ricorso davanti al Tar, presentato dal Gruppo di intervento giuridico (Grig) presieduto da Stefano Deliperi.

Le norme tecniche di attuazione e le altre regole che modificavano la prima versione del Piano paesaggistico regionale (Ppr) del 2006 – quando a capo della Regione c’era Renaro Soru – avevano infiammato la campagna elettorale dello scorso febbraio e acceso lo scontro tra Pigliaru e Cappellacci. L’approvazione definitiva delle revisione del Piano era arrivata, infatti, a soli due giorni dal voto per le regionali.

Una delibera che era stata subito revocata nella prima seduta della Giunta Pigliaru e oggi arriva la cancellazione anche dell’atto preliminare – datato ottobre 2013 – nel processo di revisione del vecchio Ppr, tranne che per l’aggiornamento dei beni paesaggistici, aggiornati all’ottobre 2014. Sulla revisione preliminare del Piano si erano espressi anche gli ambientalisti che hanno presentato un ricorso al presidente della Repubblica poi finito davanti al Tar, che ha fissato la prima udienza per martedì 14 ottobre. Un’appuntamento nel quale, vista la decisione di oggi, dovrebbe venir meno l’oggetto del contendere. Contro le modifiche alla pianificazione di Soru c’era anche anche il ministero dei Beni Culturali che aveva eccepito la mancanza di condivisione del percorso. Viene a cadere anche l’impugnazione del Governo davanti alla Corte Costituzionale. Nel Pps del centrodestra i vincoli nella fascia costiera erano stati rivisti per dare la possibilità di intervenire, ristrutturando e, in alcune ipotesi, ampliando l’esistente. Più libertà di manovra era prevista anche in alcune parti dei centri storici ed era stata inserita l’edificabilità nelle campagne su un minimo di un ettaro di estensione. Assieme al recepimento del piano casa e della legge sul golf vi era stato anche l’aggiornamento dell’istituto dell’intesa per Puc più veloci.

 

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