Forza Italia cerca il nuovo leader sardo: si fa il nome di Vella (siciliano)

Missione romana per sette consiglieri regionali che hanno chiesto a Silvio Berlusconi di scegliere il nuovo coordinatore sardo di Forza Italia.

Gli azzurri sardi vogliono un coordinatore, al posto del quadrumvirato che da quasi due anni regge Forza Italia nell’Isola con Salvatore Cicu, Emilio Floris, Settimo Nizzi e Pietro Pittalis. All’apparenza un gruppo ristretto, ma paradossalmente troppo grande per prendere decisioni. Così, oggi, sette consiglieri regionali di Forza Italia hanno portato una lettera a Silvio Berlusconi, incontrato a mezzogiorno nella sua residenza romana di Palazzo Grazioli. All’ex premier una sola preghiera: stringere i tempi sulla scelta del leader.

Nella Capitale sono andati il capogruppo Pittalis, più Ugo Cappellacci, Alessandra Zedda, Edoardo Tocco, Alberto Randazzo, Antonello Peru e Oscar Cherchi. La missiva consegnata, però, è stata firmata anche dagli altri quattro consiglieri forzisti, cioè Ignazio Locci, Giuseppe Fasolino, Marco Tedde e Stefano Tunis. Berlusconi non ha fatto nomi, ma come leader nel partito sardo spunta l’ipotesi di Paolo Vella, deputato alla seconda legislatura, siciliano di nascita, anche se vive in Sardegna da tanti anni. Vella, architetto di professione, è un fedelissimo dell’ex premier: i due si erano conosciuti quando il parlamentare era direttore dell’Ufficio regionale per la tutela del paesaggio e, prima che Renato Soru lo silurasse, firmò più di un via libera per svariati interventi urbanistici fatti dal Cavaliere a Villa Certosa, la residenza estiva di Porto Rotondo.

Vien da sé che la candidatura di Vella non appassioni gli azzurri isolani, proprio per via della non sardità dell’architetto. E malgrado nel partito sia Berlusconi a decidere tutto, non si esclude che possa prendere forma un gruppo di sostegno a favore di un leader isolano doc.

In ogni caso, Cicu e Cappellacci, a lungo considerati papabili, sono fuori gioco: il primo per via dell’indagine che lo vede coinvolto sulle presunte infiltrazioni camorristiche in Sardegna, un fascicolo aperto dalla Direzione distrettuale antimafia che ha scritto l’eurodeputato sul registro degli indagati con l’accusa di riciclaggio di denaro sporco. L’ex governatore, invece, ha fatto sapere di non essere interessato a guidare il partito.

A questo punto, ragionando in chiave sarda, i potenziali coordinatori potrebbero essere Floris e Pittalis, le cui quotazioni sembrano equivalersi. Floris, come noto, è diventato un senatore della Repubblica con le Politiche del 2013, mentre Pittalis guida Forza Italia nell’Aula di via Roma, un incarico riassegnatogli anche in questa legislatura. Tuttavia, la scelta potrebbe ricadere pure sulla Zedda, assessore all’industria e poi al Bilancio nella passata legislatura, la più votata del partito alle Regionali dello scorso febbraio.

Guai, però, a fare nomi alla Zedda: la consigliera assicura che a Palazzo Grazioli non si è parlato di persone. L’azzurra si limita a spiegare che Berlusconi ha disegnato oggi un’idea di partito, come la stessa azzurra ha scritto nel proprio profilo Facebook, postando la foto che ritrae i sette consiglieri regionali insieme a Berlusconi. “Il presidente – dice la Zedda – ci ha chiesto di lavorare in tutti i Comuni dell’Isola, fino all’ultimo elettore, recuperando quello spirito di solidarietà che ha animato Forza Italia sin dalla sua nascita”. Era il ’94.

La partita della leadership sarda potrebbe definirsi entro l’anno. L’incontro a Palazzo Grazioli si è chiuso con una promessa da parte del Cavaliere: riunire intorno a un tavolo consiglieri regionali e parlamentari per fare il punto sugli assetti territoriali e trovare un nome che possa mettere d’accordo tutti.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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