Finanziaria, marcia indietro della Giunta sulla revisione del Patto di stabilità

Mentre Cappellacci è a Roma per discutere la possibilità di ottenere maggiore elasticità nei vincoli di spesa per il 2013, l’assessore regionale del Bilancio Alessandra Zedda è stata chiamata in audizione in Commissione per illustrare le modifiche al testo. E la nuova bozza della Manovra sembra molto più cauta sulla revisione unilaterale del Patto di stabilità da parte della Giunta.

Fra gli emendamenti che verranno presentati, anche una specifica sull’utilizzo della maggiore capacità finanziaria pari a 1,2 miliardi di euro con la riscrittura del Patto: sarà autorizzato a seguito degli esiti della proposta di accordo formulata dalla Regione, comunque a partire dall’1 luglio 2013. Chiarito inoltre che gli stanziamenti iscritti in bilancio verranno erogati, Patto di stabilità permettendo.

Altra modifica riguarda l’autorizzazione a contrarre un mutuo a copertura del disavanzo 2012, le cui stime vengono riviste al ribasso: da 800 mln a 550 mln. Restano in piedi gli interventi previsti per il reddito di comunità attraverso la moneta complementare (Sardex per diecimila giovani con uno stanziamento di 20 milioni di euro), la “restituzione” dell’Imu con un contributo di 25 milioni, e le misure a contrasto delle povertà (25 milioni). Eliminata la Tabella F, che conteneva gli interventi da attuare in caso di sforamento del Patto, tutte le poste in bilancio saranno “spalmate” fra i vari Assessorati che stanno anche lavorando per individuare i principali cardini del collegato, che sarà oggetto di discussione in un vertice della maggioranza previsto per questa sera.

“Ci siamo confrontati in maggioranza per asciugare il bilancio e oggi faremo altrettanto con il collegato – ha spiegato il capogruppo Udc, Giulio Steri – auspichiamo che ci sia un confronto costruttivo con le opposizioni per accelerare l’iter di approvazione della Manovra e poterla esitare nei primi 15 giorni di maggio”.
Secondo il capogruppo del Pdl, Pietro Pittalis, quella sul Patto di stabilità è una battaglia che dovrebbe fare tutta la politica sarda perché si possano riequilibrare le risorse che oggi non sono spendibili sia per investimenti che per contrastare il disagio sociale”. Nel frattempo il centrosinistra chiede maggiore chiarezza sul testo: “Ci sembra un iter sconosciuto e ci stanno raccontando un’altra Finanziaria rispetto al testo già depositato in Commissione – ha spiegato Gian Valerio Sanna del Pd – oggi è ancora difficile dare un giudizio politico su un puzzle di cui non si conoscono tutte le tessere”. Sulla revisione unilaterale del Patto di stabilità Sanna ha sottolineato che “da una parte si tenta di fare i prepotenti con lo Stato, ma dall’altra non si racconta che con la tesoreria unica si sarà impossibilitati a sfondare il Patto”.

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