“Quando abbiamo chiesto chiarimenti sullo stato dell’arte dell’impegno della Regione per l’Expo non avevamo torto e le risposte stizzite di alcuni assessori erano sintomo di un nervosismo che in questi giorni purtroppo ha trovato conferma nel fallimento del bando per le imprese: un bando concepito male, come se l’Expo fosse una fiera qualsiasi. Si tratta di un errore grossolano, imperdonabile per i professoroni della Giunta”. Così Ugo Cappellacci, ex governatore e consigliere regionale di Fi, sui “magri risultati del bando per l’Expo pubblicato dalla Giunta”. “La mancata partecipazione delle imprese non può essere contrabbandata dalla Giunta come ‘risparmio’. Se hanno stanziato delle risorse significa che presidente e assessori ritenevano che fosse un giusto investimento. Il bando, peraltro tardivo, si è invece rivelato un fallimento. È già un miracolo – ha aggiunto Cappellacci -che almeno 12 domande siano state presentate per una richiesta di contributi pari a circa 400 mila euro, inferiore agli 800 mila disponibili. Le imprese, che non hanno alcuna responsabilità, si sono trovate di fronte ad un bando che le invitava a fare istanza di contributo per agevolazioni riguardanti servizi per le stesse, di fatto, inaccessibili. Il bando, infatti, concedeva contributi a chi fosse stato in grado di dimostrare contratti e preventivi di spesa per ‘affitto spazi espositivi all’interno di Expo Milano 2015, compresi eventuali costi di iscrizione, oneri e diritti fissi obbligatori in base al regolamento della manifestazione; allestimento dell’area espositiva a Expo Milano 2015 e acquisizione di relativi servizi funzionali’. Peccato che questi servizi non siano previsti dagli organizzatori di Expo a favore delle imprese”.
Gli architetti sardi al neo-assessore Spanedda: “Serve una nuova e organica legge urbanistica”
“Facciamo gli auguri all’assessore e confidiamo che si possa aprire una collaborazione e un confronto continuativo e costante…