“A Roma proseguirò tutte le interlocuzioni necessarie affinché anche la Sardegna possa avere un rappresentante nel Parlamento europeo: Andrea Soddu è l’unico candidato della nostra regione ad avere le carte in regola per poter essere eletto“. Lo dichiara all’Ansa il segretario regionale del Pd, Emanuele Cani, che domani sarà nella capitale per la direzione nazionale del partito convocata da Nicola Zingaretti per un’analisi del voto delle europee del 26 maggio. “In un momento come questo la nostra regione non può permettersi di rimanere senza un rappresentante nelle istituzioni europee – aggiunge Cani – non di secondaria importanza, poi, il numero dei voti ottenuti da Andrea Soddu, il più votato nell’isola, e la percentuale di consensi ottenuta dal Partito Democratico che con oltre il 24% supera la media nazionale del 22%”.
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Il sindaco di Nuoro potrà approdare a Strasburgo solo se Pietro Bartolo, che nel collegio Isole è arrivato primo con 135mila preferenze, accettasse l’elezione nel collegio Italia centrale dove era comunque candidato. In questo caso, però, resterebbe fuori Roberto Gualtieri, europarlamentare uscente ‘di peso’ del Pd. Il pressing per portare Andrea Soddu a Strabsurgo arriva anche da altre forze politiche della sinistra. L’esponente di Campo progressista, Luciano Uras, parla di “risultato notevole, specie in una situazione oggettivamente complessa per la differenza di bacino elettorale che distingue Sardegna e Sicilia”. Uras, dopo aver rivendicato la “giusta pretesa di istituire un collegio per la Sardegna”, si sofferma sulla situazione attuale. “Vale adoperarsi nell’ambito dei rapporti politici tra le forze che hanno concorso al sostegno della lista unitaria democratica e progressista perché la Sardegna non sia privata di una rappresentanza presso il Parlamento europeo, favorendo l’opzione necessaria”. Sullo stesso tema interviene su Facebook il capogruppo di LeU in Consiglio regionale, Daniele Cocco: “Che aspetta Zingaretti a decretare l’elezione di Andrea Soddu al Parlamento europeo? È un atto dovuto ed un diritto acquisito per migliaia di sardi”.
