“Noi lavoriamo per risanare il Bilancio. Cappellacci e Pittalis continuano a mistificare la realtà e a raccontare falsità per cercare di nascondere il totale fallimento della loro politica economica e quello della vertenza con lo Stato con la quale in cinque anni non sono riusciti a portare nessun guadagno per la Regione e neanche un euro in più per i sardi”, lo ha detto l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, rispondendo alle parole sul Patto di stabilità (leggi) dell’ex presidente della Regione e del capogruppo di Fi. “Quando siamo arrivati al governo della Regione abbiamo trovato una situazione nella quale la vertenza con lo Stato era completamente aperta, noi l’abbiamo risolta in cinque mesi con un risultato importante, che di sicuro non mette in pericolo le entrate perché sono invece pienamente riconosciute – ha precisato Paci -. Quello che siamo riusciti a ottenere è un risultato senza precedenti, cioè l’abolizione del limite del Patto di stabilità, il che ci permetterà di spendere tutto quello che entra nelle casse della Regione. È evidente che con un ciclo economico sfavorevole nel momento in cui le entrate si riducono si riduce anche la capacità di spesa, ma questo non c’entra nulla con il risultato ottenuto e non lo mette in discussione, perché anche senza l’accordo che abbiamo firmato con il Governo sarebbe avvenuto lo stesso”.
Secondo il vicepresidente della Regione “Cappellacci e Pittalis certe cose avrebbero dovuto capirle già da molto tempo, visto che per cinque anni hanno governato la Sardegna”. Paci dopo aver confermato l’impegno per “un serio e definitivo risanamento dei conti della Regione, dopo che per anni si è andati avanti soltanto con sotterfugi. Per esempio, quello di decidere che il fondo unico degli enti locali si potesse impunemente escludere dal Patto di stabilità, atti più volte dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale”. L’assessore Paci assicura, inoltre, che la Giunta continuerà a battersi “per il pieno riconoscimento della compartecipazione tributaria e dunque per ottenere tutto quanto dovuto alla Sardegna. Siamo pronti a rivedere il Bilancio della Regione, a farlo diventare più credibile e trasparente. Basta con le promesse che non si possono mantenere, e che negli anni di governo del centrodestra hanno generato oltre tre miliardi di residui passivi”.